Incendi in aumento, la Ferfa: “Silenzio dei ministri competenti”
di Redazione | 03 Settembre 2020 @ 18:27 | INCENDI
L’AQUILA – Estate secca questo 2020 e rapida impennata degli incendi, Sicilia e Sardegna le più colpite, in Abruzzo già più di 10 denunce da parte dei Carabinieri Forestali per incendi colposi, rimangono senza nome al momento diversi roghi probabilmente di origine dolosa come quelli dell’Aquila. La Ferfa, la Federazione per la Rinascita della Forestale Ambientale critica la “totale indifferenza dei ministri competenti e il totale silenzio degli organi d’informazione nazionale, l’Italia brucia e dei grandi incendi si ha traccia solo nei quotidiani di informazione locale”
“Registriamo ogni giorno vasti incendi che bruciano per giorni boschi e macchia mediterranea – scrive la Ferfa – e mettono a repentaglio le abitazioni degli italiani. Di tutto cio’ nei Palazzi del potere non se ne discute e sui grandi media poco o nulla si legge. Al massimo si parla di incendi in California e in Brasile o di Greta Thunberg.”
“In un momento storico come quello che stiamo vivendo dove l’ambiente è l’elemento vitale e fondamentale per il futuro delle nostre generazioni e i servizi ecosistemici degli alberi e delle foreste sono fonte di benessere personale e di sicurezza del territorio, ci domandiamo come questi eventi catastrofici non siano degni di attenzione per la stampa nazionale: carta stampata, telegiornali e redazioni internet.”
“Forse – insiste l’associazione – perché si vogliono nascondere i guasti della riforma Madia che ha affidato la cura del patrimonio forestale nazionale a militari e vigili del fuoco? Possibile che questi guasti, dovuti alle ridotte attivita’ di prevenzione, ricerca e controllo, non interessano a nessuno? Per guasti intendiamo aumento della superficie forestale bruciata per singolo incendio, aumento dei tagli illegali nei boschi, aumento delle micro discariche abusive e della prostituzione nei boschi urbani, aumento del bracconaggio della fauna forestale, taglio indiscriminato delle alberature cittadine, abbandono dei vivai forestali pubblici, netta riduzione della ricerca scientica in campo forestale, netta riduzione dell’educazione ambientale, malessere del personale militarizzato o ministerializzato in modo coatto. O forse perché ci sono interessi a non modificare la riforma Madia che ha soppresso il Corpo forestale dello Stato, ha ridotto la prevenzione e i controlli nei boschi italiani e ha dato ampio spazio all’impiego delle ditte private di mezzi aerei per l’antincendio boschivo e alle ditte boschive per i tagli sempre meno controllati?”
“Riforma Madia – ribadisce la Ferfa – che fa acqua da tutte le parti, che tutti riconoscono pessima, ma che ancora non si riesce ad abrogare attraverso l’approvazione rapida dei vari progetti di legge all’esame del Parlamento, recanti il ripristino della Forestale autonoma e a ordinamento civile.”
“Riforma Madia – ribadisce la Ferfa – che fa acqua da tutte le parti, che tutti riconoscono pessima, ma che ancora non si riesce ad abrogare attraverso l’approvazione rapida dei vari progetti di legge all’esame del Parlamento, recanti il ripristino della Forestale autonoma e a ordinamento civile.”