In ricordo di Elisabetta Presciutti in Mariani

di Goffredo Palmerini

di Redazione | 25 Ottobre 2020 @ 20:31 | RACCONTANDO
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Apprendo in questo momento la triste notizia della scomparsa della prof. Elisabetta Presciutti, Elisa per la famiglia e gli amici. L’ho conosciuta per la passione, l’amore, la dedizione e l’impegno che ha dedicato al suo lavoro, anzi alla sua “missione” d’insegnante di lingua e letteratura italiana.
Apprezzata, stimata e anche amata dai suoi alunni per il rigore del suo insegnamento, non solo di nozioni ma di vita vera, per la capacità di motivare i ragazzi allo studio e fargli amare la letteratura, avvicinandoli alla lettura dei nostri grandi autori, con una pazienza ed una sapienza impareggiabili. Una tenacia, una determinazione, un senso del dovere che si sono ancor più radicati quando la malattia ha cominciato a minarne il fisico, ma non la volontà, non la passione, non il desiderio di stare in classe con i propri alunni, non la dignità della missione che sentiva propria oltre ogni limite.
Quando la malattia la tormentava, negli ultimi anni anni di insegnamento, non riuscì tuttavia a sopraffare la sua volontà, ad allontanarla dalla sua “missione”, Lei continuando comunque a prestare il suo impegno e la sua passione di docente nella biblioteca della Scuola Media di Paganica, attrezzandola e gestendola come un luogo sacro d’incontro e confronto per gli alunni, una fonte dove potevano attingere interesse e curiosità nella lettura, assistiti da una speciale Vestale del sapere e della cultura umanistica, quale Lei era.
Sono grato alla carissima Elisa anche per quanto d’insegnamento io stesso ho ricavato dalla sua bella testimonianza di vita. Di quanto la dignità di vivere e il coraggio di amare ogni giorno della nostra vita Lei ha saputo fino all’ultimo giorno esprimere. E le sono ancora grato per l’attaccamento e il desiderio che ha sempre espresso verso i miei modesti scritti, presente fin quando ha potuto a tutte le presentazioni dei miei libri o alle conferenze dell’Università per la Terza Età in cui ero relatore, ma anche al completo programma degli incontri di quel prestigioso sodalizio. Non dimostrava eroismo nel suo attaccamento alla cultura, ma solo un amore intenso per la conoscenza, grande e appassionato. Un vero esempio di passione, dignità e amore per la vita. Una passione anche per il Rugby, avendo per compagno uno dei più forti campioni della palla ovale aquilana e nazionale.
Sono vicino a Paolo Mariani, premuroso suo compagno di vita, amico mio carissimo, ai figli Flavia e Romolo, ai familiari tutti per questa loro perdita. Elisa ha saputo insegnare, ha saputo vivere intensamente la sua famiglia, ha saputo dare un esempio di cui potete andare orgogliosi. Il suo ricordo, in chi come me ha avuto il privilegio di conoscerla, resterà luminoso e duraturo, specialmente nei tanti giovani che ha formato. Lascia una grande e bella eredità morale, che è anche un sicuro viatico per il premio eterno nei Cieli.
 

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