Imprese, per l’Abruzzo saldo positivo nel 2022 ma inferiore al dato nazionale
di Alessio Ludovici | 13 Marzo 2023 @ 06:00 | ATTUALITA'
L’AQUILA – Nel 2022 in Abruzzo le imprese registrano un incremento di 544 unità e in valore percentuale dello 0,36%. E’ quanto emerge da uno studio di Aldo Ronci, economista abruzzese.
C’è poco da stare allegri però. L’incremento percentuale, infatti, è pari alla metà di quello nazionale che è stato dello 0,79% e, sottolinea Ronci, “posiziona l’Abruzzo al sestultimo posto della graduatoria nazionale e al penultimo posto tra le regioni del Mezzogiorno.”
Il dato è più o meno omogeneo per le province dell’Aquila, di Pescara e di Teramo. Peggio di tutte fa Chieti che registra un incremento quasi nullo pari allo 0,06 %.
I settori trainanti del 2022
Spicca il settore delle costruzioni con un incremento di 368 unità e qui, ne è convinto anche Ronci, c’è lo zampino del “Superbonus 110%” e dalle misure collegate. L’incremento più elevato con il dato più positivo a L’Aquila (+103). Segue il settore delle attività scientifiche e tecniche con 262 unità in più con il risultato migliore a Pescara (+83) e a Chieti (+85).
Ci sono anche i settori in declino. Impressiona ma non sorprende in tal senso la flessione del commercio in provincia dell’Aquila, 72 imprese in meno, e quella dell’agricoltura con 270 imprese in meno.
“Se alla inadeguata dinamica delle imprese – spiega Ronci – si aggiungono i deludenti andamenti delle esportazioni e dell’occupazione e la tendenza al restringimento dell’erogazione del credito, come già detto in altre occasioni, risulta evidente lo stato di difficoltà in cui versa il sistema economico abruzzese (in particolare quello delle micro imprese) che ha bisogno di incentivi e strumenti per diventare più competitivo.”
In termini assoluti, nel 2022, le iscrizioni sono state 6.798 e le cessazioni 6.254 con un asso di natalità del 4,54% di gran lunga inferiore al 5,15% italiano e un tasso di mortalità è stato del 4,18% di poco inferiore al 4,36% nazionale.
Il saldo migliore, come dicevamo, è in provincia dell’Aquila che cresce di 174 unità, Teramo di 164 e Pescara di 183. Chieti, invece, è l’unica provincia a registrare un incremento di appena 20 unità.