Il Passo possibile: il sindaco fa spot elettorali sulle frazioni
I consiglieri Nardantonio e Serpetti: "Perché Biondi si ricorda improvvisamente delle frazioni soltanto ora, a scadenza di mandato?"
di Redazione | 10 Febbraio 2022 @ 08:34 | POLITICA
L’AQUILA – “Ci risiamo. A ogni campagna elettorale tanti, forse troppi, parlano di periferie e frazioni. Peccato che la maggior parte di loro, sindaco in primis, non abbiano piena coscienza di cosa siano, di quali siano i problemi reali, di quali siano le nostre reali esigenze”.
Così affermano in una nota i consiglieri comunali del gruppo consiliare il Passo possibile Elia Serpetti (frazione di Arischia) e Antonio Nardantonio (Preturo) nell’apprendere dell’incontro odierno nella frazione di Sassa alla presenza del sindaco Pierluigi Biondi e dell’assessora alla Mobilità Carla Mannetti.
“Perché il Comune dell’Aquila, nella persona del sindaco, si ricorda improvvisamente delle frazioni e dei territori della periferia della città solo ora, a scadenza di mandato? E come mai tornano in voga, all’occorrenza, i tanto vituperati consigli territoriali di partecipazione, brillante idea dell’amministrazione Cialente poi caduti in disuso da ormai cinque anni? I cittadini sono seri e avveduti, non hanno certo bisogno di contare quante volte le parole “finanziamenti”, “Pnrr”, “interventi riqualificanti” ricorrano ultimamente un po’ troppo semplicisticamente nei discorsi del primo cittadino, dando peraltro l’idea di aver trovato “la manna dal cielo” per coprire i propri insuccessi amministrativi e dimenticando come non occorra solo elencare e promettere, ma anche agire e gestire i fondi con oculatezza e lungimiranza, capacità estranee al suo agire amministrativo, sulla base di intenti comuni e percorsi condivisi con i cittadini, cosa che non sta accadendo.
Perché la realtà è che l’amministrazione in carica ha difettato nella volontà di costruire veramente una relazione positiva di integrazione con le sue frazioni e col suo bacino vasto di comuni minori, la cui crescita armonica, invece, sarebbe stata garanzia di progresso anche per il capoluogo di regione: su tutto, il pensiero va alla mancata istituzione della delega specifica per il territorio che doveva rappresentare nel programma di mandato del Sindaco l’intenzione dell’Aquila di “aprirsi alle istanze delle frazioni e dei Comuni limitrofi per porre le basi di una seria ed efficace politica di rilancio dell’intero comprensorio”. Nulla si è fatto !
Chi come noi è sul campo sempre e vive le realtà a contatto con le persone, ascoltando le esigenze di tutti e intervenendo realmente per la soluzione dei problemi, anche grazie all’imprescindibile attività delle amministrazioni separate dei beni d’uso civico che tanto fanno sui territori sostituendosi, con fatica ma con tanto entusiasmo, all’amministrazione cittadina, sa come rispedire al mittente le false promesse di tutti quelli che si ricordano della nostra esistenza, delle nostre esigenze una volta ogni cinque anni.
Cero Sindaco, questa volta non funzionerà: basta fallaci promesse elettorali, ci siamo già passati cinque anni fa e sono tutte clamorosamente fallite, nulla è accaduto!