L’Aquila. Con la prima domenica di Quaresima, che cade domenica prossima, 21 febbraio 2021, come comunità cristiana siamo stati esortati attraverso il messaggio di papa Francesco per la Santa Quaresima, «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme (Mt 20,18); Quaresima: tempo per rinnovare fede, speranza e carità», a incamminarci con Gesù verso la Città Santa di Gerusalemme, per ‘diventare uomini e donne migliori’.
L’invito a vivere questo tempo di grazia, come un tempo di conversione e di condivisione col prossimo, sia per le energie come anche per i beni, ‘attingendo l’acqua viva della speranza e ricevendo a cuore aperto l’amore di Dio che ci trasforma in fratelli e sorelle in Cristo’, ha fatto scaturire nel cuore di molti fedeli, il desiderio di comprendere come essere veri testimoni dell’amore di Dio, verso coloro che soffrono per la povertà e la malattia, soprattutto a causa del Covid-19.
Alla luce dell’attuale condizione che tutti stiamo vivendo, in questo tempo quaresimale che si è fatto concretamente di rinuncia, limitazione e modifica degli stili di vita quotidiana, la Caritas inter-parrocchiale del Centro storico di L’Aquila, ha riflettuto sulla possibilità di aggiornare temporaneamente gli impegni che precedentemente si era assunta, per iniziare un’opera di sensibilizzazione dei fedeli che abitualmente frequentano la Chiesa del Suffragio, nel capire come i poveri devono sempre di più essere al primo posto nelle scelte della nostra comunità.
Per tutta la comunità cristiana, partire dai poveri non è impegno di pochi, ma fedeltà al progetto di Dio ed esigenza di radicalità originata dal battesimo, oltre che dovere di coerenza tra professione di fede e stile di vita.
Una comunità parrocchiale che annuncia la Parola e celebra i sacramenti, è chiamata a vivere nell’amore come famiglia dell’unico Padre, assumendone la stessa sollecitudine paterna per chi è o si sente perduto, privo di mezzi o di ragioni per vivere.
I poveri ci rivelano il volto di Dio e la Chiesa stessa, facendo comunione con i poveri, è aiutata a comprendere meglio il Vangelo e a lasciarsi rinnovare profondamente. Inoltre, una comunità che non si mette in discussione sulla povertà, non sarà mai evangelizzante e non sarà capace di mettersi in cammino, mostrando il volto misericordioso del Padre. I poveri interpellano la Chiesa e la impegnano concretamente a mettersi a loro servizio.
Questa Quaresima 2021, è un tempo favorevole per affrontare temi come la fragilità, la conversione, la dinamica peccato-grazia, la sofferenza nelle sue svariate forme, il valore del sacrificio e dell’impegno, la carità disinteressata e l’attenzione agli ultimi, in particolare agli ammalati e disabili.
I passi di carità possibili oggi, si concretizzano nel sentirci prima di tutto chiamati a compiere ogni giorno piccoli gesti d’amore verso le persone che incontriamo, cercando di diventare attenti e sensibili soprattutto ai poveri silenziosi, cioè a coloro che spesso incontriamo nella nostra quotidianità ma che all’apparenza, per la loro dignità, cercano di nascondere le sofferenze e i disagi che stanno vivendo e capire come agire per aiutarli, nella discrezione e nella fraternità evangelica.
Si tratta di un’occasione per dedicare parte del tempo prezioso di raccoglimento e preghiera che dobbiamo e possiamo vivere in preparazione alla Santa Pasqua, al servizio e all’incontro con l’altro, povero o solo, per vivere il Vangelo della carità e crescere nel nostro cammino di fede.
Partendo dall’esperienza delle prime domeniche del mese, nelle quali al Suffragio si celebra la Giornata della Povertà, la proposta concreta, per coloro che vogliono portare anche materialmente soccorso alle persone in difficoltà in questo tempo di pandemia, può essere quella di accogliere l’invito di Gesù ad essere noi stessi chiamati a dare da mangiare, come uomini e donne di buona volontà, a coloro che hanno fame, attraverso l’adesione all’iniziativa di rinunciare a un pasto tutti i venerdì di Quaresima, e per i più coraggiosi, anche a tutto quello che in questo tempo non è necessario e indispensabile, monetizzandolo per contribuire alle attività di assistenza ai poveri, compiendo il gesto di portare il frutto delle nostre rinunce direttamente in Chiesa al Suffragio, dove nella cappella di S. Antonio, è posta dalla riapertura della Chiesa nel 2018, la cassetta per il pane dei poveri, attraverso la quale, la Caritas Inter-parrocchiale del Centro Storico, ha potuto in questi anni aiutare molte persone in difficoltà.