Il decreto aprile slitta a maggio in attesa delle nuove norme Ue su aiuti Stati

di Redazione | 30 Aprile 2020 @ 19:48 | POLITICA
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Alla fine il cosiddetto decreto aprile slitta a inizio maggio. L’esecutivo ha bisogno ancora di un po’ di tempo per mettere a punto i dettagli di un intervento “imponente” per puntellare il Paese provato da due mesi di epidemia.

In effetti si tratta di una maxi-manovra da 55 miliardi: in Parlamento la richiesta di scostamento trova il sostegno anche delle opposizioni, mentre sul Def scattano i distinguo in attesa di vedere come se la caverà il governo con la Fase 2. Tutti, però, ora aspettano le misure, che il Ministro Gualtieri garantisce terranno conto delle richieste delle Camere.

Per certo ci saranno nuovi finanziamenti a sanità, ricerca e Protezione civile, e un nuovo corposo pacchetto per imprese e ammortizzatori. Cig e cassa in deroga saranno rifinanziate con 13 miliardi per altre 9 settimane e si potranno utilizzare fino alla fine dell’anno. Confermata anche la proroga della Naspi per altri due mesi.

Ci sarà un pacchetto imprese, dai 50 miliardi a Cdp per entrare nelle imprese in crisi ai 5 miliardi del Fondo di solidarietà nazionale per ricapitalizzare le Pmi, fino ai ristori a fondo perduto per le microimprese. Ma ci sono anche altre misure che ancora non hanno preso una forma definitiva. Il bonus per gli autonomi, ad esempio, salirà a 800 euro ma s’ipotizza un tetto di reddito almeno per la terza mensilità.

Dubbi ci sarebbero ancora sul pacchetto turismo, in particolare sull’efficacia del bonus vacanze.

E ancora non è sciolto né il nodo dei servizi per i bambini a casa da scuola né quello del nuovo Reddito di emergenza per chi non ha altri redditi e non riceve alcun sussidio.

Ulteriore capitolo da risolvere quello delle misure sblocca-cantieri: una prima parte di misure potrebbe entrare direttamente in questo decreto, mentre il grosso, compresa “l’individuazione di 29 opere prioritarie” per cui nominare un Commissario, dovrebbero arrivare con il successivo decreto semplificazioni, previsto, ha detto il ministro Paola De Micheli, “nella prima decade di maggio”. 


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