Il Consiglio regionale approva il “Cura Abruzzo”, 60 milioni per l’economia

di Redazione | 01 Aprile 2020 @ 19:55 | POLITICA
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L’AQUILA – Il Consiglio regionale dell’Abruzzo, eccezionalmente riunito nella sala Ipogea dell’Emiciclo per rispettare le misure di sicurezza, ha approvato la legge ribattezzata “Cura Abruzzo” che contiene misure straordinarie di sostegno all’economia colpita dall’emergenza Coronavirus, da fondi per il mondo produttivo a risorse per la sospensione delle tasse regionali come il bollo auto e gli affitti delle case popolari dell’Ater.

Il voto poco prima delle 20 dopo circa cinque ore di discussione. Ha votato a favore la maggioranza di centrodestra mentre si sono astenuti centrosinistra e Movimento cinque stelle, che pure hanno contributo ad arricchire il testo coi propri emendamenti.

“Quello approvato dal Consiglio regionale è un vero e proprio documento anti-crisi, mai approvato, che mette in circolo 100 milioni di euro complessivamente nell’economia regionale. Abbiamo messo in campo ogni possibile azione legislativa, amministrativa e tecnica a disposizione della Regione Abruzzo per combattere una pandemia mondiale”, afferma in una nota il presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri.

“Abbiamo lavorato con tenacia a questo provvedimento cercando di dare risposte a tutti i settori più sensibili dell’economia regionale che sono state interessati dall’emergenza coronavirus. Tra le misure più importanti spiccano i 20 milioni di euro in collaborazione con la Cassa depositi e prestiti per l’immediato pagamento degli stati di avanzamento lavori gestiti dalla regione, province e comuni; 13 milioni per la costituzione di un fondo perduto per le micro, piccole e medie imprese; 10 milioni per la sospensione dei canoni dei consorzi di bonifica; 6,3 milioni di euro per sostenere le micro, piccole e medie imprese per investimenti fatti o da fare a seguito della riconversione dell’attività per l’emergenza; 5 milioni per la sospensione dei canoni consortili delle imprese (Arap), 5,5 milioni per finanziamenti di progetti di sviluppo per le graduatorie gia in essere”.

Ma sono molti altri gli ambiti in cui interveniamo – aggiunge Sospiri – dalla pace fiscale con le imprese sino alla semplificazione amministrativa. È un primo atto che servirà a dare risposte ad un’economia regionale che dopo un mese di fermo esce con numeri da bollettino di guerra”.

“La regione ha fatto e farà tutto il possibile – conclude Sospiri – e cercheremo di farlo ascoltando tutti. Ringrazio infine i consiglieri di maggioranza ed anche quelli di minoranza che hanno collaborato a rendere migliore il documento con propri contributi, rinunciando a fare un’opposizione strumentale. Il Consiglio ha mandato un segnale preciso ai cittadini abruzzesi: ‘La regione è in prima linea per tutelare l’economia regionale e gli abruzzesi'”.

“Riteniamo la legge sugli aiuti a famiglie e imprese debole e indefinita, la maggioranza di centrodestra ha varato un enunciato di obiettivi e di principi che non ha una vera consistenza finanziaria”, dicono dal canto loro il capogruppo del Pd Silvio Paolucci e i consiglieri Dino Pepe, Antonio Blasioli e Pierpaolo Pietrucci la discussione della proposta di legge sulle misure straordinarie e urgenti per l’economia e l’occupazione.

“Senza il pieno coinvolgimento delle parti sociali e dei sindaci, che c’è stato in altre regioni italiane sin dal primo momento – precisano i consiglieri – il Pd non può condividere un inter che esclude i principali interpreti del territorio anche dalla costruzione di una eventuale e necessaria ripresa economica. I provvedimenti previsti inoltre non sono provvisti di risorse né tanto meno affrontano la questione dello snellimento delle procedure per convogliare le risorse europee e quelle previste dal Governo”.

“Non ci laviamo le mani sulle sorti delle azioni necessarie a risolvere, anzi, da sempre abbiamo chiesto un coinvolgimento diretto che purtroppo non c’è stato, con i risultati che abbiamo visto in Consiglio. In questi giorni stiamo facendo un’opposizione molto propositiva, quando faremo i conti anche sulla gestione e programmazione sanitaria, avremo tanto da dire, perché tanto abbiamo scritto sulle azioni svolte o non svolte”.

“In merito all’emergenza, va sottolineato che si è fatta sentire la mancanza di una governance sul territorio che noi denunciamo ormai da mesi: aver messo tutto nelle mani delle Asl, malgrado alcune importanti anche sul fronte dei numeri dell’emergenza, come lo sono la Asl di Pescara e Teramo, non abbiano ancora i direttori generali e quella dell’Aquila il direttore amministrativo e solo da due giorni dopo un anno di vacatio è stato nominato il direttore a Chieti, è stato un gesto avventato, che ha avuto delle conseguenze sulla gestione dell’accesissimo fronte sanitario. Ad esempio aver infettato 10 ospedali quando eravamo a quota 40 casi positivi già al 10 di marzo, facendo girare il personale e i malati, senza individuare strutture dove era possibile invece concentrare i focolai, la dice lunga sul metodo adoperato e sulle lacune, di cui ci occuperemo a emergenza finta”.


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