Molti blogger elogiano Giuliani, il sismologo senza laurea che ”prevede” le scosse. Ma non ne ha mai indovinata una.
Ogni volta che c’è un forte terremoto spuntano i soliti maghetti della previsione, foraggiati da flotte di complottisti nostrani che popolano il web e non fanno altro che creare disinformazione. Uno dei maghetti della previsione si chiama Giampaolo Giuliani, balzato agli onori della cronaca per le sue previsioni prima del terremoto dell’Aquila. Si tratta di un ex tecnico dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario distaccato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso; un autodidatta per sua stessa ammissione.
Quanto è attendibile Giuliani? Giuliani è tornato a far parlare di sé subito dopo il terremoto dell’Emilia, intervistato sul blog di Beppe Grillo. Giuliani, come già abbiamo scritto, accusa la comunità scientifica di incapacità e sostiene ancora una volta che i terremoti si possono prevedere e che lui stesso, pur non avendo strumentazione in Emilia, aveva capito che una scossa forte ci sarebbe stata a sud o a nord della Penisola. Ma quanto è attendibile Giuliani? A quanto pare piuttosto poco.
Il terremoto che non c’è mai stato. Fuori dalla città dell’Aquila, si iniziò a sentir parlare di lui durante lo sciame sismico che ha preceduto la violenta scossa del 6 aprile. In particolar modo, Giuliani ha previsto un terremoto “forte” che non c’è mai stato. La previsione riguardava la città si Sulmona, che sarebbe stata colpita da una “forte scossa” il giorno 29 marzo. La scossa ci fu, ma fu tutt’altro che “forte”: 3,8 Richter. Nulla di eccezionale e nulla di realmente pericoloso per le abitazioni. Prima del 29 marzo, Giuliani telefonò alla polizia locale di Sulmona spiegando che la città sarebbe stata colpita dal terremoto e che sarebbe stato utile allertare la popolazione. “Ero a Roma domenica 29 e sono stato raggiunto da una telefonata del comando della mia polizia municipale”, spiega Fabio Federico, primo cittadino di Sulmona, intervista da Bruno Vespa l’8 aprile 2009. “Mi sono precipitato e mentre ero in autostrada ho chiamato Giuliani che mi ha confermato che tra le 16 30 e le 20 sarebbe accaduta con buona probabilità una forte scossa di terremoto a Sulmona”. Eppure l’unica scossa che si era verificata a Sulmona quel giorno era già avvenuta alle ore 8:43, come abbiamo detto, di magnitudo 3.8.
Tanta paura per nulla. Giuliani prima nega di aver mai fatto previsioni su Sulmona, e poi ammette di averle fatte e di non aver sbagliato. “La forte scossa c’è stata”, spiega ai microfoni di Bruno Vespa dopo il 6 aprile. Giuliani mente sapendo di mentire visto che quella scossa era avvenuta prima della telefonata che ha avuto con il sindaco di Sulmona. E anche in questo caso Giuliani nega l’evidenza: “non c’è stata alcuna telefonata”. Peccato che i tabulati parlino chiaro. Giuliani sbaglia questa previsione (riceverà un avviso di garanzia per procurato allarme nei giorni successivi), e non si accorge di una scossa ben più violenta che si è verificata il giorno successivo nei pressi dell’Aquila di magnitudo 4,1 alle ore 13:38.
La previsione che non c’è stata. Non prevede neanche la scossa del 6 aprile. Lui si giustificherà dicendo di non aver aperto bocca per evitare di peggiorare la sua posizione visto che pendeva a suo carico un procedimento giudiziario. Ma come mai una persona che è in grado di prevedere un disastro come quello aquilano, nonostante le denunce, non è andato in tv o sulle radio (o anche semplicemente per strada) ad avvisare le persone? Lui dice che ha incaricato altre persone che erano lì (dove?) con lui, senza fare nomi e cognomi. E per avvalorare questa sua previsione, nelle prime interviste spiega: “Ho detto ai miei familiari di dormire in auto quella notte, sapevo che c’era qualcosa che non andava”. E lui? dove ha dormito? In auto o in casa? Intervistato da una tv locale spiega che quella notte era in casa. Ma come? Prima manda i familiari a salvarsi in auto e lui rimane lì come un folle kamikaze? Qualcosa non torna. Anche perché prima Giuliani spiega che mandando a dormire i suoi familiari in auto li ha salvati dalla morte, poi intervistato da una tv locale si scopre che la sua casa non ha subito alcun danno.
I terremoti non si prevedono, per ora. A tutto questo si aggiungono due particolari: i suoi studi non sono stati mai pubblicati su riviste scientifiche e nemmeno sottoposti al vaglio della comunità scientifica. Lui rivendica il fatto che in California le sue teorie vengono portate avanti da gruppi di ricerca. Ma in realtà studi sul radon sono antecedenti rispetto alle “rivelazioni” di Giuliani e finora nessuno, nemmeno i ricercatori californiani sono in grado di prevedere i terremoti. Immaginate uno come Giuliani.
di Paolo Ribichini, Diritto di Critica
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