Honda e Sevel prime a donare camici ai sanitari, in Abruzzo nessun nuovo contagio

di Redazione | 14 Marzo 2020 @ 08:54 | ATTUALITA'
pescara
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L’AQUILA – L’appello fatto alle aziende del territorio per la donazione di camici e tute a favore delle strutture sanitarie abruzzesi ha cominciato da subito a dare segnali positivi. La Honda e subito dopo la Sevel sono state le prime aziende che hanno offerto il materiale che avevano in magazzino, corrispondente alla tipologia necessaria per i sanitari che operano negli ospedali.

Circa un centinaio di camici nelle prossime ore saranno già a disposizione degli operatori sanitari.

“Voglio ringraziare per la loro sensibilità le aziende che hanno aderito al nostro appello mettendo subito a disposizione il materiale – ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio – avevo dato mandato all’assessore alle Attività produttive Mauro Febbo di sentire le aziende abruzzesi per sensibilizzarli alla donazione. Altre aziende ci hanno contattato che dovrebbero darci risposte nelle prossime ore”.

In Abruzzo, intanto, non si registrano nuovi casi di contagiati dal Coronavirus: dall’inizio dell’emergenza, sono stati registrati 89 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara. 42 pazienti sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva, 14 in terapia intensiva, mentre gli altri sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, il laboratorio di Pescara ha eseguito 958 test, di cui 440 sono risultati negativi.

La differenza tra il numero dei test eseguiti e gli esiti, è legato al fatto che più test vengono eseguiti sullo stesso paziente. Nel totale viene considerato anche il numero degli esami tuttora in corso. Dei casi positivi, 9 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 23 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 48 alla Asl di Pescara e 9 alla Asl di Teramo. Va precisato che il numero elevato di casi registrati a Pescara è anche legato al fatto che al Santo Spirito accedono pazienti provenienti anche da altre aree della regione.

I dati come sempre sono comunicati dal Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.


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