Hacker, mail della Regione Abruzzo sotto tiro. All’Aquila la denuncia dei sindacati: “Asl congestionata”

di Alessio Ludovici | 30 Maggio 2023 @ 06:00 | ATTUALITA'
Regione Abruzzo alta formazione
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L’AQUILA – E’ ancora allarme cybersicurezza in Abruzzo, dal 3 maggio, giorno dell’attacco hacker alla Asl aquilana, sotto forte pressione. Tanti gli allarmi, in consiglio regionale, ma non solo. Ieri i dipendenti della Regione Abruzzo si sono visti recapitare messaggi dall’amministratore di sistema che invitava a un occhio di riguardo rispetto a possibili mail malevole che i cybercriminali utilizzano per ottenere le credenziali dei sistemi. Oggi in consiglio regionale sarà il Presidente Marco Marsilio a riferire sull’accaduto alla Asl dell’Aquila.

I dirigenti regionali ed i tecnici informatici ora invitano a cestinare le mail senza cliccare su alcun link in esse contenuto: “nel caso in cui abbiate erroneamente cliccato sul link siete pregati di informare immediatamente la assistenza informatica” la raccomandazione. 
Alla Asl dell’Aquila, intanto siamo a pochi giorni da quel fatidico “mese” di disagi annunciato a inizio crisi. I sistemi però sono ancora in corso di sistemazione, anche se gradualmente tutti i servizi stanno cercando di tornare alla normalità. Sfida non facile e ieri sindacati e società civile hanno voluto denunciare una situazione di difficoltà: “La grave violazione informatica ai danni della ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila sta ulteriormente congestionando i servizi sanitari a discapito di circa trecentomila cittadine e cittadini, causando, altresì, la sottrazione di dati sensibili di lavoratrici lavoratori ed utenti”. Così la nota di Cgil L’Aquila, Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, Sindacato Dei Medici Italiani, Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani, 180 Amici L’Aquila, Unasam, Cittadinanzattiva L’Aquila, Tribunale per i diritti del malato L’Aquila, Comitato promotore “ Salviamo i Nuclei di Cure Primarie”.

“Manca il coinvolgimento, manca la trasparenza, manca la partecipazione” spiegano ancora nella nota. “E’ mancata una direttiva di sistema che avesse come linea di indirizzo il potenziamento dei servizi sanitari pubblici, l’aumento delle risorse per le assunzioni di personale ed una vera strategia per la reinternalizzazione dei servizi afferenti al servizio sanitario e del personale ad essi dedicato. E’ mancato l’incremento della medicina territoriale ed il rafforzamento delle attività ospedaliere.

Case di Comunità che rischiano di divenire scatole vuote senza la necessaria programmazione dei fabbisogni e delle risorse. E’ necessaria una ubicazione delle stesse che rafforzi il concetto di sanità di prossimità ed assolutamente lontana dagli obiettivi la collocazione all’interno dei presidi ospedalieri. Immaginiamo necessario offrire attraverso tali strutture assistenza sanitaria e socio-sanitaria insieme agli operatori che garantiscano la salute mentale anche in sinergia con associazioni che a tale attività si dedicano.

La sanità del territorio subisce nella nostra provincia un ulteriore indebolimento. La ASL 1 è l’unica in tutta la regione che rifiuta di sostituire nei nuclei di cure primarie i medici di famiglia andati in pensione, mettendo a rischio la sopravvivenza di quei servizi che hanno rappresentato e rappresentano tuttora le uniche strutture di prossimità diffuse nel territorio. La cronica carenza di personale non garantisce adeguati livelli di assistenza domiciliare. Liste di attesa per prestazioni specialistiche ospedaliere o dei poliambulatori distrettuali producono un vero e proprio collasso della sanità territoriale pubblica. Una visione di sistema della Sanità pubblica deve tenere in considerazione diverse questioni essenziali, come la tutela dei diritti delle Lavoratrici e dei Lavoratori , una vera integrazione tra ospedale e territorio, l’aumento della spesa per il personale e per gli investimenti in tecnologia, la garanzia di un servizio sanitario universale, uguale e diffuso per tutte e tutti.

E’ giunto il tempo di far sentire la voce del territorio. Per tali considerazioni una delegazione delle scriventi associazioni sarà presente e reclamerà ascolto ai Capigruppo del Consiglio Regionale il giorno 30 maggio in occasione dei lavori del Consiglio stesso”.


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