Gsa, ecco il piano per la prevenzione delle emergenze

L'ente aquilano di gestione della risorsa idrica ha pianificato le misure tecnico-operative per prevenire e fronteggiare possibili emergenze idro-potabili. Interessati 31 Comuni.

di Marianna Gianforte | 20 Settembre 2022 @ 06:06 | AMBIENTE
piano prevenzione gsa
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L’AQUILA – L’obiettivo è avere il monitoraggio costante ed efficiente sulle reti idriche per capire che tipo di intervento adottare per ridurre le vulnerabilità. Questo lo scopo del programma di prevenzione delle emergenze idriche presentato ieri nella sede della Gran Sasso Acqua. L’ente aquilano di gestione della risorsa idrica ha pianificato le misure tecnico-operative per prevenire e fronteggiare possibili emergenze idro-potabili con il ‘piano di prevenzione delle emergenze idriche’, illustrato dal presidente Alessandro Piccinini e dal direttore tecnico facente funzione Mario Di Gregorio e con la partecipazione del dirigente del servizio Emergenze della protezione civile regionale e centro funzionale della Regione Abruzzo Silvio Liberatore.

“Nell’ambito territoriale di riferimento il Pei interessa i 31 Comuni soci gestiti dall’azienda – ha spiegato Piccinini – l’obiettivo è la prevenzione, monitoriamo costantemente lo stato delle risorse idropotabili, ma in caso di eventi straordinari e imprevedibili di rilevante entità attiviamo subito l’unità di crisi aziendale che opererà sino a cessata necessità con un ufficio di coordinamento, una o più squadre per l’emergenza e una sala operativa con l’azione coordinata dalla Protezione civile. Siamo il primo ente gestore del servizio idrico, dei sei regionali, a presentare un piano di prevenzione ed emergenza. Vogliamo aprirci alle persone e rassicurarle sul fatto che la nostra attività di prevenzione è capillare con strumenti e sistemi di stoccaggio dell’acqua capaci di prevenire qualsiasi pericolo di inquinamento ancor prima che si verifichi”.

Per Liberatore con il piano di prevenzione delle emergenze idriche messo a punto dalla Gran Sasso acqua “si colma una lacuna nei servizi alla popolazione. Un piano di prevenzione delle emergenze è  un piano operativo che individua come intervenire, indica chi deve agire e cosa deve fare ad esempio per aiutare le persone più fragili, nei piccoli Comuni. Noi della protezione civile, con i nostri 6mila volontari, siamo pronti anche ad arrivare casa per casa. Se migliora la prevenzione è più facile gestire l’emergenza – ha aggiunto -. Il piano individua tutte le possibilità: dalla siccità ai dissesti, dai terremoti all’inquinamento delle falde, e come intervenire”. 

“La gestione delle emergenze parte dalla prevenzione. Lavoriamo costantemente sulla prevenzione con la Regione Abruzzo – ha detto Di Gregorio – monitoriamo puntualmente l’acqua del Gran Sasso e anche sui nostri territori sarà necessario sensibilizzare le comunità sul risparmio idrico, dato che l’andamento delle fonti è in negativo, compresa la fonte del Gran Sasso. Nel nostro modello di intervento ognuno sa cosa fare su ogni specifica cosa e grazie a una comunicazione capillare alle istituzioni interessate e alla cittadinanza, ogni emergenza potrà essere superata nel migliore dei modi. Come già accaduto lo scorso giugno, quando quella che è stata una falsa emergenza è stata risolta bene”.


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