di Matilde Albani – Parto da una considerazione, la legge del libero mercato e’ una garanzia per il sistema economico, e magari in alcune situazioni, e’ anche giustificata, ma ditemi voi , come si fa a far pagare una bottiglietta di minerale da 33cl 2 euro, per di piu’ senza scontrino?
Triste a chi tocca, come recita un vecchio adagio.
Ebbene la sospresina e’ toccata ad un turista assetato ed incredulo che a 2.300 metri, in un noto rifugio del Gran Sasso, per non far morire di sete sua figlia ha chiesto l’acqua… piccola pero’. Con bottiglietta in mano, stizzito, il turista ha duramente commentato il prezzo da piazzetta di Capri, riferendo alla comitiva che lo aspettava. Insomma neanche a Cortina o al Billionaire.
Ho assistito involontariamente alla scena, mentre tornavo da Pizzo Cefalone, oggi la giornata era splendida, un regalo di settembre. Mi sono guardata intorno e a parte il lato selvaggio del Gran Sasso, ho miseramente ricordato a me stessa e a tutti quelli che adorano questo posto, che quassu’ ma anche un po piu’ giu’, non esiste un servizio che possa definirsi tale, non ci sono bagni, la segnaletica e’ scarsa, tutta una paccottiglia arronzata che non e’ piu’ possibile proporre ai turisti che si aggirano spaesati. Poi scendendo verso Campo Imperatore, bombole di gpl abbandonate, ambulanti che sembrano un campo nomadi, motociclisti che inquinano, una sorta di paccottiglia senza alcuna regola. Poi, leggo anche della festa dei 90 anni del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, allora mi chiedo cosa e’ accaduto in tutto questo tempo.
A proposito di turismo sostenibile e sinergie per il famoso “fare sistema”.