Visto che sono arrivati un sacco di soldi, circa 15 milioni di euro (che però devono ancora passare nel bilancio del Comune), ognuno nel suo piccolo spera di poter avere qualche vantaggio dal restyling del Gran Sasso. I disobbedienti dello scorso anno, quelli che tuonavano contro il sistema di gestione della montagna aquilana, sono improvvisamente diventati prudenti e fiduciosi.
Il Comune ha ripianato il debito di 1,5 milioni di euro e il Cipe ha sbloccato le risorse e così, ad esempio, l’ing. Marco Cordeschi, quello che non voleva più saperne del Centro Turistico e chiedeva di essere liquidato per 140mila euro di progetti non pagati, è tornato a fare il direttore tecnico della stazione (si era dimesso nel 2012, perché non condivideva le politiche del Sindaco). Contenti più di Cordeschi,sono gli operatori alberghieri di Fonte Cerreto, li avete più visti e sentiti? Quelli che chiamavano Cialente “il becchino del Gran Sasso” sono spariti, soddisfatti per il tutto esaurito delle feste, portano ancora avanti le famose ” vie legali” per i mancati introiti dello scorso anno? E poi ci sono le 16mila presenze delle due settimane Natale che hanno ringalluzzito anche gli umori degli operai, in regolare pagamento con gli stipendi.
Eppure sulla neve di Campo Imperatore c’è l’incognita sulla certezza ( lo ripete Cialente) che Invitalia (la società in house del Ministero dello Sviluppo) affitterà il ramo d’azienda del Ctgs, perché finora ancora non ha deciso cosa fare che tradotto vuol: nessuna manifestazione di interesse. Frammentarie notizie, inoltre, sui 900 mila euro per portare la corrente a Campo Imperatore e consentire così, dopo anni, l’apertura notturna della funivia… Ascoltiamo l’intervista a Cordeschi…
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Servizio e testo Matilde Albani, riprese Elisabetta Di Giorgio