L’AQUILA – “Giovanni era un ambientalista che sapeva lottare, ma amava coltivare progetti concreti giorno per giorno; amava la terra, i suoi frutti, il cibo; era un architetto che amava il bello e i beni storici e culturali, racconta a Laquilablog, l’amico Luca D’Innocenzo, non amava né il potere né il consenso, perché rimaneva ancorato alla conoscenza reale dei problemi. Era un uomo innanzitutto libero, intellettualmente libero”.
“Una perdita per tutta la comunità, conclude, e per tutti noi, ma lo è enorme per sua moglie, le sue figlie, i suoi nipoti”.