Gallex e Borexino, pietre miliari dell’attuale fisica delle particelle
Senza di loro non conosceremmo il sole come lo conosciamo oggi
di Michela Santoro | 21 Settembre 2023 @ 05:00 | AMBIENTE
L’AQUILA – Se oggi sappiamo come funziona il sole, lo dobbiamo a due esperimenti che hanno operato nelle sale sperimentali sotterranee dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare: si tratta di Gallex e Borexino.
“Lo studio dei neutrini solari è stato, per la fisica delle particelle e l’astrofisica, un’avventura scientifica durata oltre 60 anni. Questa ricerca ha avuto nella costruzione e ottimizzazione dei laboratori sotterranei un aspetto fondamentale e necessario”, ha dichiarato il direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso Ezio Previtali, la scorsa settimana all’Accademia Nazionale dei Lincei a Roma in occasione del Simposio Internazionale ‘Solar Neutrino Physics at LNGS’.
I Laboratori Nazionali del Gran Sasso, uno spazio fondamentale per la ricerca
“In particolare, – ha aggiunto il direttore – la realizzazione dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso da parte dell’INFN ha garantito il corretto spazio di ricerca nel quale affrontare in maniera adeguata questo tipo di studi.
In questo contesto, Gallex e Borexino, la cui realizzazione all’interno dei LNGS ha preso avvio subito dopo la realizzazione dei laboratori sotterranei stessi, sono stati due esperimenti cruciali che hanno permesso di analizzare in ogni dettaglio i meccanismi che generano energia all’interno del Sole e hanno consentito di identificare importanti aspetti connessi alla fisica del neutrino”.
Possiamo dire che la saga dei neutrini solari può ritenersi completata con questi esperimenti oppure c’è altro da scoprire?
Lo abbiamo chiesto a Ezio Previtali