Fucino, incontro dei sindaci al ministero per il Sud

Due ipotesi di soluzione per salvare i 50 milioni dell’irriguo. Genovesi (Lega): "Il summit a Roma dimostra che nessuno sta derubando la Marsica"

di Redazione | 21 Giugno 2022 @ 10:00 | POLITICA
FUCINO
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AVEZZANO – Qualche passo avanti sul fronte acqua del Fucino ieri nel corso dell’incontro tra i sindaci della Marsica e il ministero per la Coesione territoriale, che ha portato rassicurazioni sui fondi per il Fucino, “mai ricollocati – scrive il Comune di Avezzano in una nota – dalla Regione.

“La paura di veder passare un treno di inestimabile valore per l’agricoltura e non cogliere il risultato di un’opera strategica importantissima, ha trovato ascolto nelle stanze del ministero per il Sud e la coesione territoriale per volontà della ministra Mara Carfagna”, aggiunge l’amministrazione avezzanese. All’incontro hanno preso parte l’assessora comunale di Avezzano Loreta Ruscio; il consigliere provinciale Dino Iacutone, i sindaci di San Benedetto dei Marsi Quirino D’Orazio; di Aielli Enzo di Natale; di Collarmele Antonio Mostacci; il vicesindaco di Luco Giorgio Giovannone e anche Stefano Fabrizi per Confagricoltura e Franco Fina per Cia. “Si parla solo dei 50 milioni ex masterplan, non degli altri finanziamenti necessari per completare l’intervento strategico ma è già tanto, vista la piega di incertezza che la vicenda aveva assunto negli ultimi tempi – aggiunge il Comune di Avezzano. La delegazione aquilana è stata ricevuta dal consigliere politico della ministra, Paolo Russo.

“I fondi c’erano e sono stati tolti ed è palese che la Regione non ha risorse da dedicare al capitolo. Per questo è fondamentale parlare ad un livello di governo più elevato che speriamo possa rifinanziare il progetto – spiega l’assessora Ruscio -. Questo è l’impegno con cui torniamo dall’incontro al ministero con due ipotesi di soluzione che ci sono state prospettate per inserire i fondi tolti”. Proprio l’assessora aveva consegnato nelle mani della ministra, in un recente incontro elettorale a Cerchio, il patto per il Fucino sottoscritto dai primi cittadini del territorio. “La prima strada riguarda l’inserimento nella riprogrammazione 2021/2027. La seconda passa per l’inserimento nel contratto istituzionale di sviluppo che potrebbe avvenire anche in tempi più brevi – aggiunge Ruscio.

Intanto mercoledì ci sarà la conferenza Stato Regioni per richiedere lo stato di emergenza vista la crisi dovuta alla siccità. “Sarà l’occasione – aggiunge Ruscio – per chiedere i soldi per gli invasi previsti nel Pnrr e che nessuno ad oggi ha richiesto dalla nostra regione”. A Roma era presente anche un rappresentante della Regione Abruzzo che ha potuto ascoltare le ipotesi di soluzione prospettate a livello nazionale ma i sottoscrittori del patto garantiranno la loro presenza in tutte le fasi successive per la tutela degli interessi della Marsica anche perché questa volta c’è la sensazione di aver trovato un interlocutore attento e rispettoso dei rappresentanti comunali e soprattutto delle esigenze dei cittadini marsicani. 

Proprio sul dossier Fucino, c’era stata, nei giorni scorsi, una riunione operativa nel municipio di Avezzano con la partecipazione dell’assessora Ruscio e del consigliere comunale Antonio Del Boccio per sbloccare la situazione dei fondi e mantenere alta l’attenzione con la sottoscrizione di un documento che i primi cittadini di Avezzano, Celano, Trasacco, Collelongo, Ortucchio, Villavallelonga, Cerchio, Lecce nei Marsi, Aielli, Gioia dei Marsi, San Benedetto dei Marsi, Pescina, Collarmele e Luco dei Marsi avevano voluto chiamare ‘Patto per il Fucino’. Chiaro l’obiettivo degli amministratori: fare corpo unico, con la massima determinazione, per ottenere risposte e tempistiche chiare per quello che, con 15mila addetti, è il motore del territorio e rischia di vedere svanire l’attesa ristrutturazione dell’impianto irriguo che assicurerebbe la miglior razionalizzazione della risorsa più preziosa.

Sulla questione interviene anche il coordinatore provinciale della Lega Tiziano Genovesi

 “Finalmente è stata fatta chiarezza sui fondi del Fucino: la struttura guidata dal ministro Mara Carfagna ha confermato quanto il centrodestra, nella figura del presidente della Regione, Marco Marsilio, e dell’assessore al ramo Emanuele Imprudente, dicono ormai da mesi. Nessuno scippo, nessuno ha rubato i fondi: a questo punto credo sia istituzionalmente doveroso che Pierleoni chieda scusa”. Genovesi invita il consigliere di maggioranza del capoluogo marsicano Alessandro Pierleoni a ritirare le “gravissime accuse” fatte in una sede istituzionale. Nell’ultimo Consiglio comunale, infatti, Pierleoni ha preso la parola per chiedere a Genovesi di farsi carico delle istanze per recuperare “i soldi che ci avete rubato”, aggiungendo: “Si faccia portavoce di tutte le cose che la Lega ha tolto a questo territorio” e ancora “Imprudente sta derubando la Marsica”. “Sono dichiarazioni inaccettabili, ancor più perché riferite in Consiglio e non al bar – tuona il coordinatore del Carroccio – Non solo Pierleoni si è lanciato in schizofreniche accuse senza fondamento, ma è stato addirittura smentito dai rappresentanti del ministero. Sono certo che il consigliere non avrà problemi a chiedere scusa: lo scontro politico è assolutamente lecito, ma il mio è un appello all’onestà intellettuale sua e di tutta la maggioranza del sospeso”. Genovesi spiega che “sono serviti un viaggio a Roma e l’ennesima figuraccia nei confronti della città e di tutti gli avezzanesi, ma alla fine la verità è emersa”: “Durante l’incontro è stato ribadito, ancora una volta, che i fondi per l’opera fucense, inseriti nel cosiddetto ‘accordo Provenzano’, non sono andati persi ma torneranno nella piena disponibilità della Regione Abruzzo attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) o il Contratto istituzionale di sviluppo (Cis)”. “Mi dispiace che gran parte della maggioranza del sindaco sospeso, Gianni Di Pangrazio, stia sostenendo una battaglia che nulla ha a che fare con il bene del territorio: non serve inventare fandonie su opere così importanti per un po’ di visibilità. La ricerca del consenso ormai sta diventando un’ossessione per questa amministrazione e in particolare per alcuni componenti di questa Giunta che, proprio per questo motivo, non meritano neppure di essere menzionati. Non vorrei pensare infatti che si stia cercando di attaccare la Regione ‘ad ogni costo’ solo per riuscire ad emergere in vista delle prossime elezioni regionali”.

Le polemiche sul Fucino sono continuate per tutta la giornata. Dopo la nota di Roberto Alfatti Appetiti, coordinatore avezzanese di Fratelli d’Italia e nello staff del presidente della Regione Marco Marsilio, il quale aveva dichiarato che “è grazie al presidente Marsilio, del resto, che il Governo, con il cosiddetto accordo Provenzano, si impegnò alla riassegnazione della piena disponibilità dei fondi nel momento in cui saranno necessari, ovvero con l’approvazione del progetto esecutivo. Iter amministrativo che grazie a questa amministrazione regionale ha ripreso a camminare, a confermare l’attenzione che il presidente Marsilio e l’intera giunta hanno sempre avuto nei confronti della Marsica”. Così Alfatti Appetiti in occasione dell’incontro di ieri mattina a Roma nella sede del ministero del Sud e della coesione con il deputato di Fi Paolo Russo, consigliere politico della ministra Mara Carfagna Non si è fatta attendere la replica dei capigruppo nel Consiglio comunale di Avezzan,o Ignazio Iucci e Antonio Del Boccio. “Se non ci fosse stata questa amministrazione comunale, orgogliosamente e liberamente civica – scrivono i due capigruppo – i fondi per il Fucino sarebbero stati oggi solo un amaro ricordo di risorse stanziate ma sottratte, sotto Covid, all’impianto irriguo e andate a beneficio di associazioni sportive, squadre di calcio, Comuni della costa e termo scanner. Se non ci fosse stata questa amministrazione comunale civica, attiva, attenta e sempre concentrata sulle battaglie di territorio, la Marsica sarebbe caduta in un dimenticatoio senza fine. L’onorevole ci ha dato risposte e soluzioni che la Regione avrebbe dovuto darci tempo fa, quando vennero richieste ufficialmente e nell’ottica della collaborazione. Alfatti dovrebbe imparare il vero senso della parola ‘giustificare’. – proseguono – Le giustificazioni sono quelle che chiediamo noi, che ricopriamo cariche pubbliche e che rappresentiamo trasversalmente i cittadini di questo territorio. Il dato di fatto, confermato anche ieri nella sede del ministero a Roma, è uno solo, per ora, ossia che i 50 milioni di euro stanziati nel 2016 sono spariti. La Marsica verde, la Marsica agricola è una costola importante di tutto il Pil dell’Abruzzo e noi con il patto per il Fucino (firmato sia da sindaci di centrosinistra, sia da sindaci di centrodestra) lo abbiamo ricordato a tutti, compresa la Regione Abruzzo. Alfatti stia sereno: questa amministrazione lavora sodo, senza bandiere, lontana da logiche demagogiche. Vogliamo che quest’opera si faccia e vogliamo che i fondi vengano ripristinati. Non ci vengano a dire come dobbiamo difendere il nostro territorio”. Dunque, “Dal Comune di Avezzano nessuna polemica strumentale – aggiungono i consiglieri – sospesi, in verità, sono e restano ancora, finché non li rivediamo distribuiti nel piatto del bilancio regionale, i fondi per l’impianto irriguo. Sospeso è il Crua (ex Crab), un tempo eccellenza del territorio abruzzese, che noi stiamo monitorando da tempo e che rischia il fallimento. Sospeso è il Centro smistamento merci, sospeso è il Tribunale, sospeso è l’Ospedale. L’incontro richiesto con il Ministro per il Sud è nato da una forte spinta di tutela degli interessi di territorio. La nostra casacca è marsicana, la loro casacca quale è? 


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