Eccone un altro, per il solito giro di perlustrazione. Stavolta tocca al neo Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini, un politico, noto anche per essere uno scrittore di romanzi.
Senza aver avuto neanche il tempo di leggersi le dispense del nostro patrimonio alla deriva, il Ministro, è stato proiettato come una freccia all’Aquila, per l’abituale sfilata di rito, con i giornalisti “appesi”, in attesa di dichiarazioni sensazionali.
Insieme al codazzo di elmetti gialli, c’erano anche il Sindaco Massimo Cialente in elegante cappotto cachemire, e la Senatrice Pezzopane che ha sfoggiato leggings pop-art.
I due, insieme al “ritrovato” Direttore regionale Fabrizio Magani, hanno spiegato al Ministro cosa fosse quell’enorme scatola colorata all’interno del Forte Spagnolo. Come si muoverà Franceschini, è tutto da scoprire.
Per il momento, si è fatto un giro su via Garibaldi, ha assaggiato le frappe della pasticceria, si è fermato davanti a Palazzo Ardinghelli, a cui è seguita una sosta al Palazzetto dei Nobili, e infine l’arrivo al Ridotto del Teatro Comunale.
Prima di lui, di Ministri per i Beni Culturali, ne sono transitati almeno quattro, senza lasciare tracce.
Dario Franceschini, come tutti i suoi predecessori, assicura che L’Aquila sarà nelle priorità del Governo, e che in cinque anni potrà essere ricostruita. Insomma, non è andato oltre l’annuncio dei soliti princìpi generali.
Su Porta Barete, infine, per buona pace del Sindaco, Di Stefano e Moroni, hanno detto che “si può conciliare la ricostruzione della casa accanto con la tutela archeologica, le risorse le troveremo”. L’Aquila, però, ha fretta. Vediamo le immagini..
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Servizio e testo di Matilde Albani, riprese Elisabetta Di Giorgio – L’Editoriale