Forestazione urbana e giardini della pioggia, approvati i progetti esecutivi di tre interventi del Comune dell’Aquila
di Alessio Ludovici | 01 Agosto 2023 @ 05:30 | AMBIENTE
L’AQUILA – Approvati i progetti definitivi degli interventi del “Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano”, ideati dal Comune dell’Aquila e finanziati negli scorsi anni dal Ministero della Transizione ecologica. Si tratta di tre progetti per un importo totale di circa 639mila con l’obiettivo di aumentare la resilienza dei sistemi insediativi soggetti ai rischi generati dai cambiamenti climatici, con particolare riferimento alle ondate di calore ed ai fenomeni di precipitazioni estreme e di siccità.
Tre gli interventi previsti.
Uno di Forestazione Urbana: si prevede in particolare la realizzazione di nuova area verde di circa 17mila metri quadrati con la piantumazione di circa 800 alberi autoctoni in prossimità della zona industriale di Pile, funzionale sia alla mitigazione dell’inquinamento emesso dalla zona industriale, sia alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici.
C’è poi il progetto dei Giardini della pioggia: due sistemi di raccolta delle acque piovane integrati all’interno di due aree verdi. Uno è previsto in via Amiternum e l’altro nella zona industriale di Pile. I“rain gardens” conservano e filtrano l’acqua piovana consegnandola, a seconda delle esigenze del momento, o all’impianto fognario (in maniera meno inquinata, meno veloce e con un flusso costante, in modo da non alterare il regolare funzionamento dell’impianto stesso) o al sistema di accumulo, in modo da poter essere utilizzata per irrigare altre aree verdi.
Piazze d’acqua (water square) a Campo Imperatore. A Campo Imperatore sarà realizzata uno spazio pubblico multifunzionale con piazze d’acqua che, in caso di forti piogge, si trasformeranno in bacini di raccolta e stoccaggio delle acque piovane, così da alleggerire la pressione sull’impianto fognario e in modo da avere la possibilità di riutilizzare le stesse nei momenti di maggiore siccità e stress idrico. Si presentano come delle aree per il gioco ed il relax che nel 90% del tempo risultano essere “asciutte” ed utilizzabili come qualsiasi altro spazio pubblico tradizionale, mentre nel restante 10% e in base all’intensità delle piogge potranno risultare più o meno “allagate”.