di Matilde Albani, L’Editoriale – Anche quest’anno ritorna il tradizionale appuntamento con la Fiera dell’Epifania, che, udite udite, sarà caratterizzato dalla lotta all’abusivismo, attraverso un fronte comune di tutte le forze dell’ordine. Sul tema della sicurezza, invece, che riguarda le oltre 30mila persone attese per la giornata di sabato, nessuno degli organizzatori ha speso mezza parola, a parte la presenza di una serie di ambulanze.
In Prefettura invece di considerare i puntellamenti arrivati alla frutta, si fanno vertici per scovare gli abusivi. Sembra uno scherzo, ma è la triste realtà di una città barzelletta. Nonostante il centro storico ingabbiato, privo delle necessarie indicazioni per le vie di fuga in caso di scosse, senza un piano di protezione civile, il problema sono i vu cumprà.
Facciamo un passo indietro. Collemaggio, sotto la Perdonanza, è stata chiusa dal Sindaco dopo che l’Università dell’Aquila tramite uno studio realizzato insieme al Politecnico di Milano, aveva dimostrato l’inadeguatezza della struttura in caso di forte scossa. Lo stesso identico problema lo hanno il 90% dei palazzi danneggiati, soprattutto quelli che si trovano nel centro storico, teatro della 66esima Fiera dell’Epifania, piazza Palazzo inclusa.
Tutto normale, però. Eppure i puntellamenti hanno una durata di due anni, e le mantovane non dovrebbero essere scambiate per un mezzo di consolidamento. Il consigliere Daniele Ferella, fa notare, nel primo consiglio comunale dell’anno, che in Commissione territorio sono ancora attese le risultanze dell’Università sulla situazione dei puntellamenti a quasi cinque anni dal sisma. Intanto si organizza una fiera senza garantire ai partecipanti un elevato grado di sicurezza….
Ascoltiamo l’intervista a Daniele Ferella…
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Servizio e testo Matilde Albani, riprese Elisabetta Di Giorgio