Festeggiamenti in onore di San Massimo d’Aveia
Quest'anno, modifiche al programma sia per le date come anche per la logistica
di don Daniele Pinton | 07 Giugno 2023 @ 09:57 | CREDERE OGGI
L’Aquila. Iniziano domani i festeggiamenti in onore di San Massimo d’Aveia, diacono e martire, patrono principale della Città e Arcidiocesi dell’Aquila.
Le celebrazioni religiose avranno luogo tra il 9 e il 10 giugno 2023, presso la Chiesa di Santa Maria del Suffragio, a piazza Duomo, mentre quelle ludiche in onore del Santo patrono, organizzate da un ‘comitato di giovani’ della parrocchia di San Massimo, inizieranno domani 8 giugno e si concluderanno il pomeriggio dell’11 giugno 2023, come festeggiamenti ‘diffusi’ in varie parti della Città, causa l’inagibilità temporanea di piazza Duomo a eventi pubblici, per il rifacimento della pavimentazione.
Per quanto riguarda il programma religioso, quest’anno, ‘causa l’incombere della solennità del Corpus Domini’, la messa stazionale in onore di S. Massimo d’Aveia, avrà luogo presso la Chiesa di S. Maria del Suffragio, nella vigilia della Festa del Santo Patrono, il 9 giugno 2023 alle ore 18:00 e sarà presieduta dal Cardinale Arcivescovo Giuseppe Petrocchi, dal Vescovo Ausiliare, mons. Antonio D’Angelo, dai sacerdoti che prestano servizio in Città, alla presenza del Capitolo dei Canonici della Cattedrale di S. Massimo, guidato dall’Arcidiacono, il can. Sergio Maggioni. La liturgia sarà animata dal Coro diocesano giovanile “San Massimo”. Al termine della celebrazione stazionale, la processione del Santo Patrono, con la presenza del Complesso Bandistico Città di Paganica, avrà il seguente percorso: Piazza Duomo, Via dell’Arcivescovado, Piazza delle Repubblica, Via Battisti, Corso Federico II, Piazza Duomo – sosta davanti la Cattedrale, rientro Chiesa del Suffragio.
Il giorno della Festa di S. Massimo d’Aveia, il 10 giugno 2023, avrà luogo solo la Messa Capitolare, sempre presso la Chiesa di Santa Maria del Suffragio alle ore 11:00, e sarà presieduta dal can. Sergio Maggioni, Arcidiacono del Capitolo Metropolitano, con la predicazione del Canonico Teologo, can. Wieslaw Dabrowski.
Il programma civile dei festeggiamenti in onore di S. Massimo d’Aveia, inizia domani 8 giugno alle ore 18:00, con la VI Rassegna corale ‘Un canto per San Massimo’, a cura del Coro Giovanile ‘San Massimo’, presso la Chiesa di S. Maria del Suffragio a Piazza Duomo, che vedrà anche la presenza di L’Aquila in canto e della Corale Gran Sasso.
Il 10 giugno, alle ore 21:30, presso Piazza San Basilio, l’evento GALILEO QUEEN TRIBUTE & LORENZO BAGLIONI DJ SET. A piazza San Basilio dalle ore 21:00, verrà aperta anche un’Area Food & Drink, a cura di Bivacco e Ambra.
L’11 giugno, nel Circuito del Castello, oltre alla tradizionale FIERA DI S. MASSIMO, che si terrà dalle 8:00 alle 20:00, a cura della FIVA Confcommercio di L’Aquila, il Comitato Organizzatore della festa, ha previsto dalle 10:00 alle 18:00 il Ludobus – giochi per bambini. Inoltre con la collaborazione di FIAB, con partenza dal Terminal Bus di Collemaggio alle ore 10:30, la CICLOPEDALATA ‘BIMBIIMBICI’ e alle 21:00, in collaborazione con il Teatro dei 99, presso l’Emiciclo alla Villa Comunale, lo spettacolo di musica, danza e canto, LUCIO PIÙ LUCIO (E LE ALTRE STORIE).
Chi è San Massimo D’Aveia
Massimo, nacque intorno all’anno 228 ad Aveia, antica cittadina della conca aquilana, da una famiglia cristiana che lo fece studiare e lo avvicinò al Cristianesimo. Fu imprigionato durante le persecuzioni di Deciotra l’ottobre249 e il novembre 251. Condotto dinanzi al prefetto di Aveia, Massimo non rinnegò mai Gesù Cristo e la sua fede in lui, neanche sotto tortura. La tradizione vuole che il prefetto gli aveva persino promesso la figlia, ma non abiurò e alla fine fu gettato dalla rupe più alta della città, detta Circolo e Torre del Tempio, dove si trova il castello di Fossa.
San Massimo, in Abruzzo è venerato a L’Aquila e Penne. Intorno al 306 d.C. san Massimo, dopo essere stato imprigionato e torturato per la sua fede, avendo anche rifiutato di sposarsi con la figlia del console di Aveia, in cambio del perdono, fu fatto precipitare dal torrione di Aveia, l’attuale castello. Poi il corpo fu venerato in un sacello di Aveia fino al VI secolo.
Dopo la distruzione di Aveia da parte dei Longobardi nel VI secolo, le reliquie di san Massimo furono portate a Forcona (L’Aquila), dove venne eretta una cattedrale in suo nome, ancora oggi esistente, accanto la chiesa di San Raniero (via Marsicana), che fu sede della diocesi di Amiterno sino al 1257, quando la diocesi fu spostata nella neonata città de L’Aquila, fondata nel 1254. Il 10 giugno 956 l’imperatore tedesco Ottone I e il papa Giovanni XII si recarono a venerarle. Pertanto il 10 giugno è il giorno in cui si celebra la sua festa a L’Aquila.
Nel 1256 le reliquie furono spostate a L’Aquila, appena fondata da Federico II, e tumulate nella cattedrale dedicata a lui e a San Giorgio. Da allora è patrono della Città e Arcidiocesi di L’Aquila, ed è effigiato nello stendardo ufficiale del capoluogo di Regione insieme a Sant’Equizio, San Celestino e San Bernardino da Siena.
Uno scavo nel 2019 presso la cripra della Cattedrale dell’Aquila, che finalmente ha visto l’inizio dei lavori di restauro nel mese di marzo 2023, ha riportato alla luce un sarcofago con resti di tre vescovi. Un corpo risale all’epoca del tardo impero romano, e si è ipotizzato che possa essere quello di San Massimo. Il secondo corpo è stato attribuito al vescovo Anton Ludovico Antinori.