Fase 2: palestre aquilane verso la riapertura, “Situazione non semplice”
di Mariangela Speranza | 10 Maggio 2020 @ 07:05 | ATTUALITA'
L’AQUILA – Ingressi in sala con prenotazione, attrezzi distanziati e dispenser igienizzanti da usare prima e subito dopo l’utilizzo di un attrezzo.
Il mondo dello sport scalda i motori in vista della riapertura di palestre e centri fitness, prevista entro la fine del mese. È infatti da qualche giorno che, soprattutto per quelle regioni meno copite dal virus e dove il rischio di contagio è comunque rimasto circoscritto solo a determinate zone, che si è ufficiosamente iniziato a parlare di un ritorno agli allenamenti anticipato rispetto a quanto indicato all’inizio dal premier Giuseppe Conte.
Tra le possibili date, il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, aveva addirittura indicato il 18 maggio prossimo, ma secondo le ultime indicazioni, la ripresa delle attività dovrebbe slittare direttamente al 25.Una settimana in più che potrà servire ai titolari e ai gestori dei centri sportivi al chiuso per organizzare la ripartenza secondo precise regole che assicurino il mantenimento delle condizioni di sicurezza e non procrastinare ulteriormente l’apertura,
Come spiegano però Tommaso e Silvio Garofoli, titolari del centro fitness Fit4Fun, situato in via Lanciano, nel capoluogo, “a oggi non c’è ancora alcuna notizia certa sulle misure da applicare e, nonostante le voci di corridoio, anche la data rimane per adesso un enorme punto interrogativo”.
“Stiamo attendendo le direttive del Governo per poter mettere in sicurezza i locali e fare in modo che gli utenti possano essere tutelati dal punto di vista della salute – dichiarano a L’Aquila Blog -. Qualcosa si vocifera da un po’, ma le istituzioni non hanno ancora fornito linee guida precise e, proprio per questo, supponiamo quindi che se ne potrà parlare solo fra qualche settimana”.
Stessa situazione di attesa anche per Ulania Perilli, che si occupa invece della gestione della palestra FitEvolution, sulla strada provinciale 37, in località Bazzano.
“Alcune voci sulle misure che andranno applicate hanno iniziato a circolare, ma per adesso ancora non sapppiamo nulla di certo – conferma -. C’è chi parla di attrezzi distanziati di almeno due metri, lontananza interpersonale di circa 7 metri, igienizzazione degli ambienti e degli strumenti e ingressi contingentati, previo controllo delle condizioni di salute da parte del personale. Si profila una situazione abbastanza complicata, ma non avremo alcuna certezza fino a nuovo ordine e, sicuramente, le conferme arriveranno solo dopo il 18 maggio prossimo. Continuiamo intanto a tenerci in contatto con i clienti, sfruttando la nostra pagina Facebook e dando loro consigli anche telefonicamente o tramite Whatsapp“.
Con la chiusura forzata per contenere il rischio di contagio e molte delle attività praticamente in ginocchio, hanno infatti iniziato a moltiplicarsi le iniziative per facilitare il movimento all’interno delle mura domestiche, con l’home fitness che è quindi cresciuto a vista d’occhio un po’ ovunque e gli istruttori e i gestori dei centri sportivi impegnati nell’organizzazione di sessioni di allenamento a distanza.
“Se tra gli iscritti, molti hanno deciso di fermarsi per motivi logistici, c’è anche chi ha voluto continuare a seguirci sui social e tramite le piattaforme web – aggiungono gli stessi gestori di Fit4Fun -. In particolare, due delle nostre istruttrici si sono occupate sin dall’inizio dello smart fitness, con lezioni di superjump, pilates e tonificazione. A quelli che lo hanno richiesto esplicitamente, abbiamo inoltre fornito programmi personalizzati e tutt’ora li stiamo seguendo utilizzando la nostra applicazione”.
L’intenzione è però, in generale, quella di tornare il prima possibile ad allenarsi in palestra.
“Attendiamo che le istituzioni inizino a darci indicazioni più precise – conclude Ulania Perilli -. I nostri clienti sono ansiosi poter riniziare e lo stesso vale per noi gestori. Anche e soprattutto a fronte delle perdite economiche subite in questi ultimi mesi di lockdown”.