

L’AQUILA – Il Dpcm del 26 aprile 2020 ha ampliato sull’intero territorio nazionale, a decorrere dal 4 maggio, il novero delle attività produttive industriali e commerciali consentite, indicate nell’allegato 3 del decreto stesso e nei commi 3 e 4 dell’art. 2 (servizi di pubblica utilità, servizi essenziali di cui alla legge 146/90, produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di farmaci, tecnologia sanitaria e dispositivi medico-chirurgici nonché di prodotti agricoli e alimentari).
Le imprese le cui attività non sono sospese sono tenute a rispettare i contenuti del protocollo condiviso, allegato al decreto, di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus Covid-19, così come le imprese le cui attività sono comunque consentite alla data di entrata in vigore del decreto.
Le attività produttive sospese in conseguenza delle disposizioni dell’art. 2 possono comunque proseguire se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile.
Ai sensi del comma 8 dello stesso articolo, per le attività produttive sospese, previa comunicazione al Prefetto, è ammesso l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti, attività di pulizia e sanificazione e, previa comunicazione al Prefetto, è altresì consentita la spedizione verso terzi di merci giacenti e la ricezione in magazzino di beni e forniture (modello art. 2 comma 8).
Il modello in questione è scaricabile dal sito della Prefettura dell’Aquila, sezione Emergenza Coronavirus Covid-19, e dovrà essere indirizzato esclusivamente all’indirizzo pec [email protected] avendo cura di indicare nell’oggetto “Dpcm 26 aprile 2020 comunicazione ai sensi art. 2 comma 8”.
Le imprese che hanno già inviato le comunicazioni ai sensi dell’art. 2 comma 12 del Dpcm del 10 aprile 2020, non dovranno presentare un’altra comunicazione.