F1, GP Ungheria: Verstappen rimonta e vince, male le Ferrari
di Stefano Nicoli
di Redazione | 31 Luglio 2022 @ 19:46 | SPORT
Una strategia perfetta e una Red Bull velocissima sono state la armi sfruttate da Max Verstappen per conquistare la vittoria nel GP d’Ungheria, tredicesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Dietro di lui le due Mercedes, mentre affondano nel toboga magiaro i sogni di gloria delle due Ferrari.
L’Hungaroring, tradizionalmente, è un tracciato nel quale è difficile superare. Scattare dalla decima posizione dello schieramento, in condizioni di gara asciutta e senza neppure una Safety Car a ricompattare il gruppo, è spesso sinonimo di una corsa anonima, trascorsa a centro gruppo lontano dalle posizioni che contano davvero. A meno che, come accaduto in occasione dell’edizione 2022 della corsa, non ci si chiami Max Verstappen e non si possa fare affidamento su una combo monoposto – squadra semplicemente perfetta.
È infatti il Campione del Mondo in carica a trionfare in Ungheria al termine dei 70 giri previsti. Il #1, scattato 10° e autore persino di un testacoda una volta sopravanzato Charles Leclerc, grazie a una strategia semplicemente perfetta elaborata dal muretto Red Bull e a una RB18 tornata a essere velocissima ha conquistato una vittoria – insperata – che gli permette di allungare ulteriormente in classifica. Alle spalle dell’olandese si piazzano di nuovo le due Mercedes, con Hamilton a precedere il poleman Russell esattamente come accaduto in Francia. Ottima la gara del #44 che, scattato 7°, è stato abilissimo nella gestione degli pneumatici riuscendo così ad attaccare Sainz prima e Russell poi nelle fasi finali della corsa.
Ai piedi del podio si ferma la prima delle Rosse, quella affidata all’appena citato Sainz. Lo spagnolo ha inseguito da vicino Russell – dal canto suo calato alla lunga distanza – in apertura di gara, salvo poi arretrare in classifica a causa di una Ferrari improvvisamente non più performante come al venerdì. Il #55 si toglie comunque la soddisfazione di chiudere davanti alla Red Bull di Perez, 5° dopo essere scattato 11°, mentre peggio va a Charles Leclerc, che termina il GP d’Ungheria 6° dopo essere andato in testa alla corsa con un magistrale sorpasso su Russell. Inspiegabile la strategia adottata dal muretto Ferrari con il monegasco: unico pilota in pista ad avere effettuato ben tre soste ai box, Leclerc è stato anche il solo a utilizzare la mescola Hard che – sulle Alpine – aveva già ampiamente dimostrato di non essere performante ed è stato così obbligato a salvare il salvabile montando gomme Soft nella sosta aggiuntiva.
7° è Lando Norris, partito bene ma preda di un consumo eccessivo degli pneumatici, mentre l’8^ e la 9^ posizione se la spartiscono Fernando Alonso ed Esteban Ocon. Lo spagnolo e il francese sono arrivati ai ferri corti in un paio d’occasioni, e pare che l’asturiano si sia rifiutato di restituire la posizione al #31 che a sua volta gliel’aveva ceduta per un ordine di scuderia: il debriefing, in casa Alpine, si preannuncia tutt’altro che tranquillo. A completare la top ten provvede infine Sebastian Vettel che, nel fine settimana immediatamente successivo all’annuncio del suo ritiro, artiglia un punticino iridato.
Appena fuori dai primi dieci c’è Lance Stroll, penalizzato rispetto a Vettel da una strategia lievemente peggiore, mentre Pierre Gasly risale la china chiudendo 12° una gara iniziata addirittura dalla corsia box. 13^ è l’Alfa Romeo di Zhou, mentre Mick Schumacher porta la Haas in 14^ piazza davanti al penalizzato Daniel Ricciardo: il #3 navigava a vista ai margini della zona punti quando, dopo avere effettuato la seconda sosta ai box, è entrato in contatto con Stroll buscandosi così 5” di penalità per avere causato un incidente. Non va oltre la 16^ posizione Kevin Magnussen, la cui gara è stata rovinata da un pit stop anticipato dovuto all’ala anteriore danneggiata, mentre Alexander Albon e Nicholas Latifi occupano rispettivamente il 17° e 18° posto. Chiude 19° Yuki Tsunoda, anonimo e inquadrato dalle telecamere solo quando si è reso autore di un testacoda con gomme fredde, mentre ultimo – e ritirato – è Valtteri Bottas: il #77 ha alzato bandiera bianca quando mancavano solamente 5 giri al termine del GP per via di un guasto tecnico occorso alla sua Alfa Romeo.