Ero in carcere e siete venuti a trovarmi

Il Cardinale Petrocchi in visita per la Santa Pasqua alla Casa Circondariale ‘le Costarelle’ di Preturo

di don Daniele Pinton | 04 Aprile 2023 @ 05:09 | CREDERE OGGI
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L’Aquila. In prossimità della Santa Pasqua, la visita al carcere è diventato un appuntamento irrinunciabile per il Cardinale Arcivescovo Giuseppe Petrocchi, che anche quest’anno nella mattinata di ieri, ha fatto visita alla Casa Circondariale ‘le Costarelle’ di Pretura.

Nel Vangelo di Matteo, Gesù, rende beati tutti quelli che riconoscendolo nella sofferenza di coloro che sono in carcere, sono andati a visitarlo.

E il Cardinale Petrocchi, rendendo concreto questo ministero di consolazione, accompagnato da Mons. Antonio D’Angelo, vescovo ausiliare di L’Aquila, da Padre Francesco Lo Presti, OFM, cappellano dell’Istituto circondariale e dal Can. Sergio Maggioni, Cancelliere Arcivescovile, non solo ha incontrato personalmente  tutti i detenuti presenti nell’Istituto, passando davanti a ogni cella per una parola di conforto e di augurio pasquale, ma ha incontrato anche il personale di vigilanza del carcere, che in quel momento era in servizio, per gli auguri pasquali.

Il Cardinale Arcivescovo, in più occasione ha dato testimonianza della sua vicinanza al mondo carcerario, anche attraverso la promozione del volume ‘Non tutti sanno’ di Emma Zordan, del quale ha fatto la prefazione nel quale i detenuti del carcere romano di Rebibbia si raccontano con franchezza condividendo riflessioni, scritte senza “mentirsi addosso”, e raccolte dall’Autrice del Volume che da otto anni è volontaria a Rebibbia dove organizza, tra le altre cose, laboratori di scrittura per i detenuti, i cui lavori vengono raccolti e pubblicati affinché anche fuori si sappia davvero come si vive tra i muri della reclusione.

La Casa Circondariale ‘le Costarelle’ di Preturo, ultima nel 1986 ed entrata in funzione nel 1993 ed adibita nel 1996 quasi completamente a detenuti sottoposti a particolari regimi di alta sicurezza che alloggiano in celle singole, negli ultimi mesi è tornato ad essere attenzionato dai mass-media, per Matteo Messina Denaro, boss di Cosa nostra, che arrestato dopo trent’anni di latitanza, sconterà la pena nel penitenziario abruzzese.

Di fatto, ‘Le Costarelle’ è il carcere con il più alto numero di detenuti al 41 bis, dove negli anni  sono stati incarcerati personaggi come Raffaele Cutolo, che proprio nel Carcere dell’Aquila ha iniziato il suo percorso ‘di conversione’ nell’incontro con mons. Giuseppe Molinari, Arcivescovo emerito di L’Aquila, ma anche Giuseppe Madonia, boss di Cosa nostra, Leoluca Bagarella del clan dei Corleonesi e per un periodo di tempo anche Totò Riina.

Attualmente alla Casa Circondariale ‘le Costarelle’ è detenuta anche Nadia Desdemona Liace, terrorista italiana componente  dell’organizzazione armata di sinistra Nuove Brigate Rosse – Nuclei Comunisti Combattenti, che come esponente di primo piano del gruppo terroristico, ha partecipato  agli omicidi  di Massimo D’Antona nel 1999 e di Mauro Biagi nel 2002.


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