

PESCARA – C’è un caso anche in Abruzzo di “epatite acuta a eziologia sconosciuta in età pediatrica”, come viene definita la patologia su cui la comunità scientifica è al lavoro per indagare origini, cause e individuare le cure appropriate. Si tratta di una bambina di 15 mesi. Il caso, segnalato già dai sanitari al ministero della Salute, è riportato dal quotidiano Il Messaggero.
Le condizioni della piccola sarebbero migliorate e da qualche giorno è stata dimesa dall’ospedale. Come riferisce il primario della Pediatria di Pescara, Maurizio Aricò, al quotidiano:
“La stragrande maggioranza di questi bambini sta bene. E’ importante capire cosa sta succedendo. L’attenzione non deve essere scambiata per panico o allarmismo”.
Nei casi accertati di epatite acuta pediatrica di origine sconosciuta la ricerca si sta concentrando sulle cause eziologiche. I ricercatori abruzzesi spiegano:
“Pure prima che il ministero attivasse la sorveglianza e il sistema di monitoraggio in ospedale abbiamo avuto bambini con l’epatite, ma non venivano segnalati poiché nella maggior parte dei casi l’evoluzione delle epatiti pediatriche è benigna”.
Tra l’altro ad oggi non esiste ancora una statistica che dimostri l’aumento dei casi e questo spinge i medici alla massima cautela. Pure nel Teramano, prima di Pasqua, circa tre settimana fa, c’era stato un altro caso sospetto a Sant’Omero, ma in quel momento dal ministero non era stata ancora emanata la circolare che prevedeva la segnalazione.