di Massimo Alesii – La prima parte della campagna elettorale per le elezioni amministrative aquilane è andata. Ancora non sono del tutto assegnati i seggi in consiglio comunale e, fatti salvi i doverosi complimenti all’unica donna stra-eletta in Consiglio, Stefania Pezzopane, attendiamo tutte le conferme ufficiali per capire come sarà composto. A bocce ferme un dato salta agli occhi: il movimento cinque stelle con i suoi 514 voti pari a 1.26% non ha sfondato.
Caso unico in Italia ? non credo. Ma certo sarà interessante per gli analisti dei flussi elettorali accendere un piccolo riflettore sulla “dinamica civica”, vera novità, a mio modesto giudizio, di queste elezioni post sisma. In una città ferita, tradita, illusa, resa scenario di una politica aberrante che ha cercato di sfruttare in ogni modo il momento della catastrofe, durante e dopo il 6aprile 2009, uomini e donne libere hanno messo in gioco se stessi per una causa comune, dando voce al senso di giustizia e legalità di cui si sente parecchio il bisogno da queste parti.
I CIVICI soltanto tali, quelli che non ricadono nelle logiche di supporto agli schieramenti politici, rappresentano oggi a L’Aquila più del 7% in Consiglio Comunale, e questo “sbarramento culturale” ha fermato da queste parti l’onda nazionale Grillina frutto di alchimie di marketing elettorale distante anni luce dalla partecipazione democratica alla future scelte per ricostruire la Comunità aquilana.
Ci pensino i Grandi della politica, pensino a questo piccolo ma importante laboratorio aquilano, nel quale la coscienza civile ha iniziato a germogliare. In fondo la primavera inizia da un piccolo fiore.