L’unica certezza è la netta affermazione del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Ed il forte rischio di ingovernabilità. Questo l’esito delle elezioni parlamentari per la XVII legislatura. Al centrosinistra va il premio di maggioranza a Montecitorio, ma lo scarto è dello 0,36% sul centrodestra. Dei 617 seggi finoraattribuiti, ne prende 340 mentre il centrodestra ne ha 124, il Movimento 5 stelle 108, la coalizione di Monti 45. A Palazzo Madama, invece, nessuna coalizione ha i 158 seggi per governare da sola. In particolare, quando il dato non comprende Trentino, V.d’Aosta, Estero, 116 seggi vanno al centrodestra, 113 alcentrosinistra, 54 a Grillo, 18 a Monti.
BORSA: EUROPA AFFONDA CON LE ELEZIONI ITALIANE, MILANO -3,9% Tracollo dei listini europei dopo l’esito delle elezioniitaliane. Il timore per una fase di instabilità politica spingein rosso le borse fin dall’apertura: Londra cede l’1,5%, Parigiil 2,6%, Francoforte il 2%, Madrid il 3,7%. Milano maglia nera(-3,9%) anche se in recupero rispetto ai minimi di apertura.Raffica di sospensioni, con crollo dei bancari, e la Consob chevaluta se adottare interventi tecnici per raffreddare lavolatilità dei mercati. Incubo spread, che schizza fino a 347punti, poi ripiega, ma in seguito riprende la corsa al rialzo a330. Il premier Monti alle 12 consulta Grilli, Moavero e Visco.
GRILLO, PRIMA FORZA IN 3 ANNI SENZA ACCETTARE RIMBORSI – «Siamo diventati la prima forza in assoluta in tre anni, senza soldi, senza aver mai accettato un rimborso». Così Beppe Grillo su Twitter.
«Saremo una forza straordinaria. Faremo tutto ciò che abbiamo detto: il reddito di cittadinanza, nessuno indietro. Saremo 110 dentro e qualche milione fuori». Lo afferma Beppe Grillo in streaming su ‘La Cosa’, la web tv del M5S commentando i dati elettorali.
«Bisognerà fare due calcoli perché ci sono una ventina di milioni di italiani che non hanno voluto osare perché forse, sotto sotto, gli sta bene così: riconsegnare a Berlusconi il Paese per sei mesi o un anno credo che sia un crimine contro la galassia».
Nessun accordo con Pdl e Pd. «Faranno un governo Pdl-Pd? Ma sì, per forza», risponde il leader ‘a cinque stelle’. «Noi siamo il vero ostacolo – aggiunge – Contro di noi non ce la possono più fare. Potranno andare avanti ancora per 6-7 mesi», conclude.
«Sono dei falliti: Bersani, Berlusconi, sono uomini falliti. Hanno portato questo Paese alla catastrofe».
BERLUSCONI:ACCORDO CON PD? ORA TEMPO PER RIFLETTERE – «Accordo con il Pd? Ora dobbiamo prendere del tempo per riflettere. Niente accordo con Monti». Così Silvio Berlusconi su Twitter.
BERLUSCONI, NON CREDO UTILE NUOVO VOTO – «Non credo sia utile in questa situazione»: così Silvio Berlusconi a ‘La telefonata’ su Canale 5, risponde se ritenga alle viste un ritorno alle urne. Il leader del Pdl rileva: «non ci sono programmi su cui si è discusso in campagna elettorale a parte quello del Pdl. Degli altri non ricordo alcuna idea se non la contrapposizione verso partiti e persone».
«Smettiamola con lo spread. Lasciamolo stare». Per il leader del Pdl le elezioni non influenzano i mercati. “No assolutamente. I mercati vanno per la loro strada. Sono indipendenti e anche un po’ matti», rileva.
«Ora tutti riflettano su cosa si può fare di utile per l’Italia; e la riflessione prenderà qualche tempo». «Qualche risultato positivo si è avuto: non entrano in Parlamento personaggi come Fini, Ingroia e Di Pietro, giustizialisti di cui nessuno sentirà la mancanza».
BERSANI CHIUDE A PDL E APRE A GRILLO – Davanti alla paralisi che si è creata al Senato, il Pd cerca di capire come muoversi. E al momento, a quanto si apprende, la risposta dei democrats all’apertura di Silvio Berlusconi sembra essere no. «Non faremo governi con chi è responsabile del disastro in cui ci troviamo», sostiene il vice presidente del partito Marina Sereni. Alle 17 parlerà Pier Luigi Bersani e, prevede Sereni, «sara’ una proposta di cambiamento in Parlamento rivolta a M5S».
SENATO: CON TRENTINO C.SINISTRA A QUOTA 119, C.DESTRA 117 – Con il senatore del Pdl-Lega nord eletto in Trentino la coalizione di centrodestra sale a 117 seggi a Palazzo Madama, mentre lo schieramento di centrosinistra si assesta a quota 119, con i sei senatori che hanno corso in coalizione con il Pd o che gravitano in quell’area. Il senatore eletto in valle d’Aosta, invece, è un autonomista che si propone di essere equidistante dai poli. 54 i seggi al Movimento 5 Stelle e 18 alla lista Con Monti per l’Italia. Per completare lo schieramento del Senato mancano i sei parlamentari eletti all’estero.
CAMERA: 340 SEGGI CS, 124 CD, 108 GRILLO, 45 MONTI – Dei 617 seggi alla Camera finora attribuiti su 630, 340 sono andati alla coalizione di centrosinistra, grazie al premio di maggioranza; 124 al centrodestra; 108 al Movimento 5 stelle e 45 alla coalizione di Monti.
In particolare, per quanto riguarda la coalizione guidata da Bersani, al Pd sono stati assegnati 292 seggi, 37 a Sel, 6 al Centro democratico, 5 a Svp. Sul versante del centrodestra, 97 seggi sono andati al Popolo della Libertà, 18 alla Lega Nord e 9 a Fratelli d’Italia. Al centro, invece, 37 seggi sono stati assegnati alla Lista civica con Monti per l’Italia, 8 all’Udc e nessuno a Fli.
Il terzo partito alla Camera è il Pdl con 7 milioni 332.121 voti (21,56%), seguito da Scelta civica con Monti (2 milioni 823.814 voti, pari all’8,30%), Lega Nord (un milione 390.156 voti, il 4,08%), Sel (un milione 90.802 voti, il 3,20%), Rivoluzione civile (765.054, il 2,24%), Fratelli d’Italia (666.001, l’1,95%), Udc (608.292 voti, l’1,78%). Tra gli altri partiti, Fli si è fermato allo 0,46%, con 159.454 voti; Fare, il movimento di Giannino, ha avuto 380.937 voti, pari all’1,12%; la Destra di Storace 220.312 voti (0,64%) e il Grande sud-Mpa 148.570 (0,43%).
CAMERA: IL CENTROSINISTRA VINCE PER 124MILA VOTI – Quando mancano solo 5 sezioni su 61.446 per completare lo scrutinio dei voti per la Camera (4 del Lazio e una della Calabria) il centrosinistra si aggiudica il premio di maggioranza del 55%, pari a 340 seggi a Montecitorio, per poco più di 124mila voti, per ad un margine dello 0,36%.
A cinque sezioni dalla fine dello scrutinio per la Camera, la coalizione di centrosinistra ha ottenuto 10 milioni 46mila voti, pari al 29,54%, contro i 9 milioni 922mila del centrodestra (29,18%). Al Movimento 5 Stelle sono andati 8 milioni 687mila voti (25.55%), lo 0,14% in più del solo Pd che dunque è il secondo partito di Montecitorio per uno scarto di circa 46mila voti. La coalizione di Monti ha ottenuto invece 3 milioni 591mila voti, pari al 10,56%.
CAMERA: OLTRE 1,2 MILIONI DI SCHEDE BIANCHE E NULLE – Alla Camera sono state oltre un milione 260 mila le schede bianche o nulle, mentre al Senato circa un milione e 100.000. In particolare, secondo i dati del Viminale, alla Camera le schede bianche sono state 395.286 (1,12% del totale) e quelle nulle 871.780 (2,47%), mentre 1.951 le schede contestate e non assegnate. Al Senato, invece, le schede bianche sono state 369.301 (1,16%), quelle nulle 762.534 (2,40%) e le schede contestate e non assegnate 1.970.
di Piero Cerolini