Ecco il film di apertura della Mostra del cinema di Venezia
di Lorenzo Mayer | 26 Luglio 2022 @ 06:16 | IL MONDO DELLO SPETTACOLO
VENEZIA – “È un grande onore aprire la 79. Mostra di Venezia con White Noise. Valeva la pena aspettare, per avere la certezza che il film fosse finito in tempo. Adattata dal grande romanzo di Don DeLillo, Baumbach ha realizzato un’opera originale, ambiziosa e avvincente, che gioca con misura su più registri: drammatico, ironico, satirico. Il risultato è un film che esamina le nostre ossessioni, i dubbi e le paure radicate negli anni ’80, ma con riferimenti molto chiari alla realtà contemporanea.” Questo il commento del direttore della 79 Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Alberto Barbera, mentre annunciava, in anteprima e in anticipo rispetto alla conferenza stampa di martedì 26 luglio, il film di apertura della grande kermesse cinematografica di Venezia. White Noise, scritto e diretto da Noah Baumbach, con Adam Driver, Greta Gerwig, Don Cheadle, Raffey Cassidy, Sam Nivola, May Nivola, Jodie Turner-Smith, André L. Benjamin e Lars Edinger è il film di apertura, in Concorso, della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera (31 agosto – 10 settembre 2022). Si tratta del ritorno al Lido di Noah Baumbach, dopo aver presentato nel 2019 Marriage Story.
“È davvero meraviglioso tornare alla Mostra di Venezia – ripete Noah Baumbach – ed è un incredibile onore portare White Noise come film della serata di apertura. Questo è un luogo che ama tanto il cinema, ed è un’emozione e un privilegio unirsi agli incredibili cineasti che hanno presentato qui i loro film”.
White Noise sarà proiettato mercoledì 31 agosto 2022 nella Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia), nella serata di apertura della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. White Noise è distribuito da Netflix.
White Noise
Allo stesso tempo esilarante e terrificante, lirico e assurdo, ordinario e apocalittico, White Noise racconta i tentativi di una famiglia americana contemporanea nell’affrontare i conflitti mondani della vita quotidiana, alle prese con i misteri universali dell’amore e della morte, e la possibilità della felicità in un mondo incerto.
Basato sul libro di Don DeLillo, scritto per lo schermo e diretto da Noah Baumbach, prodotto da Noah Baumbach (p.g.a) e David Heyman (p.g.a.). Prodotto da Uri Singer.
Noah Baumbach – Nota biografica
Noah Baumbach (Regista/Sceneggiatore/Produttore) è nato a Brooklyn, New York. I suoi film includono Scalciando e strillando, Il calamaro e la balena, Il matrimonio di mia sorella, Lo stravagante mondo di Greenberg, Frances Ha, Giovani si diventa, Mistress America, The Meyerowitz Stories, Storia di un matrimonio, e il documentario, De Palma.
Nel frattempo è stato presentato anche il manifesto della Mistra di Venezia.
L’illustratore e autore italiano Lorenzo Mattotti firma per il quinto anno l’immagine del manifesto ufficiale, e per il quarto anno la sigla della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.
L’immagine scelta quest’anno per il manifesto raffigura “una Leonessa che si libra in alto e ci porge questo anniversario, il 90° – spiega Lorenzo Mattotti – Sono 90 gli anni dalla prima edizione della Mostra e per questo abbiamo voluto che l’immagine avesse delle linee classiche, così come classica è stata la scelta del fondo oro. Il colore oro è anche un riferimento ai manifesti dei primi decenni del Novecento. La Mostra è sempre stata classica, ma anche provocatoria. Qui il Leone, simbolo di potere e forza, si è trasformato in una Leonessa, che ha in sé eleganza e creatività. Dopo 90 anni, il Leone di Venezia, simbolo della Mostra, è ora diventato una Leonessa che vola attraverso la storia con energia e leggerezza, simbolo di speranza, lontano dall’aggressività e dalla ferocia”.
Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Esordisce alla fine degli anni 70 come autore di fumetti e nei primi anni 80 fonda con altri disegnatori il gruppo Valvoline. Nel 1984 realizza “Fuochi”, che, accolto come un evento nel mondo del fumetto, vincerà importanti premi internazionali. Per il cinema, ha collaborato nel 2004 a Eros di Wong Kar-Wai, Soderbergh e Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio. E’ stato consulente creativo per Pinocchio di Enzo D’Alò. Con “Incidenti”, “Signor Spartaco”, “Doctor Nefasto” “L’uomo alla finestra” e molti altri libri fino a “Stigmate” edito in Italia da Einaudi, il lavoro di Mattotti si è evoluto secondo una costante di grande coerenza. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Pubblica su quotidiani e riviste come The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Suddeutsche Zeitung, Nouvel Observateur, Corriere della Sera e Repubblica. Per l’infanzia illustra vari libri tra cui “Pinocchio” e”Eugenio” che vince nel
’93 il Grand Prix di Bratislava. Numerose le sue esposizioni personali tra le quali l’antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al FransHals museum di Haarlem ai Musei di Porta Romana. Realizza manifesti, copertine, campagne pubblicitarie ed è suo il manifesto di Cannes 2000 e i manifesti per l’Estate Romana.
Nel maggio 2019 ha presentato con grande successo a Cannes, nelle sezione Un certain regard, il suo primo lungometraggio animato come autore e regista La famosa invasione degli orsi in Sicilia, ispirato alla favola apologo di Dino Buzzati.