E’ in Gazzetta la Strategia Forestale Nazionale, per 20 anni regola la vita dei boschi
di Alessio Ludovici | 17 Febbraio 2022 @ 06:00 | AMBIENTE
L’AQUILA – Cibo e acqua potabile, contrasti ai cambiamenti climatici, regolazione idrogeologico, ma anche legname e funzioni turistiche e servizi culturali. Sono alcune delle funzioni dei boschi. E l’Italia ha adesso uno strumento in più per governarne i processi, spesso complessi, cui le foreste sono sottoposte. E’ stata infatti pubblicata in Gazzetta Ufficiale, la Strategia Forestale Nazionale (SFN), promossa dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in concerto con i Ministeri della Transizione Ecologica, della Cultura, dello Sviluppo Economico e della Conferenza Stato-Regioni, in ottemperanza del Testo Unico in Materia di Foreste e Filiere Forestali (D.lgs 34/2018).
La pressione sulle foreste è fortissima e in continua crescita. E’ lo stesso documento a ricordarlo. L’incremento dei consumi di prodotti (legname per le costruzioni, mobili, imballaggi, carta, ecc.), quello per consumi energetici per produzioni termiche, ma anche di energia elettrica e di bio-fuel per il settore dei trasporti, e quello di biomasse legnose conseguente alle politiche di de-carbonizzazione producono una forte crescita della domanda a cui l’Italia rischia di far fronte con la sola crescita di importazioni. La pianificazione nazionale prova a dettare una strategia di sostenibilità riconoscendo le foreste urbane e periurbane quali riferimenti strutturale e funzionale del verde urbano, ma dettando al contempo strategie innovative di valorizzazione economica multifunzionale.
Il documento strategico ha validità ventennale, primo nel suo genere a livello italiano, e deve la sua realizzazione al percorso iniziato nel 2017 con la nascita della Direzione generale delle Foreste del Mipaaf e con l’emanazione nel 2018 del Testo unico, cui sono seguiti otto decreti Ministeriali di cui la Strategia costituisce la cornice e l’asse portante. La Strategia si pone quale strumento essenziale per delineare le politiche forestali nazionali nel contesto di quelle europee e degli accordi internazionali ma anche come vertice della “piramide” della pianificazione forestale, recentemente innovata grazie al Decreto attuativo in materia, pubblicato nel dicembre 2021.
La Strategia dà inoltre attuazione a parte della Strategia europea per la biodiversità 2030 e alla Strategia forestale 2030, come previsto dal TUFF ed integra la Strategia nazionale per la bioeconomia per la parte fondamentale legata al sistema foresta-legno.
La SFN indica la via per il riconoscimento ed il rispetto della multifunzionalità delle foreste e per armonizzare a livello nazionale gli obiettivi e le azioni da intraprendere per la sostenibilità della gestione forestale e la tutela del capitale naturale e del paesaggio.
Il documento, molto corposo e suddiviso in tre parti, di cui una pubblicata in Gazzetta ufficiale e due allegati consultabili sul sito del Ministero è il risultato di un processo lungo ma importante, di condivisione, sia con un tavolo multidisciplinare per le bozze sia di consultazione pubblica, cui è seguito un altrettanto importante lavoro di armonizzazione di temi e di linguaggio, in stretta e continua connessione con gli altri decreti attuativi del TUFF, che gradualmente venivano pubblicati ed iniziati ad attuare.
In premessa al documento principale è dichiarata la missione della Strategia: portare il Paese ad avere foreste estese e resilienti, ricche di biodiversità, capaci di contribuire alle azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica, offrendo benefici ecologici, sociali ed economici per le comunità rurali e montane, per i cittadini di oggi e per le prossime generazioni. La Strategia Forestale Nazionale incentiverà la tutela e l’uso consapevole e responsabile delle risorse naturali, con il coinvolgimento di tutti, in azioni orientate dai criteri della sostenibilità, della collaborazione e dell’unità di azione.”
Il primo allegato declina i principi in azioni e sottoazioni, per ciascuna delle quali è riportato un obiettivo quantitativo temporale da raggiungere ed i criteri per il suo monitoraggio
Ai fondi per l’attuazione della Strategia ha pensato la legge di stabilità 2022, prevedendo un apposito fondo il cui stanziamento è previsto svilupparsi sul primo decennio.