Dl Ricostruzione, Pd Abruzzo: “Centrodestra da superbonus a supercaos”

di Alessio Ludovici | 21 Marzo 2023 @ 06:00 | POLITICA
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L’AQUILA – “Il minimo indispensabile”, questa la valutazione del Pd abruzzese sul Dl Ricostruzione recentemente approvato. In una conferenza stampa, ieri mattina presso la sede del Pd in via Paganica, Michele Fina, Stefania Pezzopane, Stefano Palumbo ed Eva Fascetti hanno bocciato il provvedimento che, spiegano, salva solo alcune misure del passato e nemmeno tutte, senza aggiungere nulla di nuovo. “A partire dalla stabilizzazione del personale” spiega Fina, “stesso discorso per la scuola in deroga al dimensionamento, per il prezziario. Purtroppo sono mancati altri provvedimenti”. Alcuni, l’attacco politico, previsti anche nei “55 emendamenti al dl presentati dalla stessa maggioranza, e poi ritirati. O questi emendamenti erano sostanzialmente inutili, se invece erano importanti perché l’invito al ritiro e perché accettare supinamente il ritiro senza dialogare e insistere con il governo?”. “Una maggioranza supina e a un ruolo abbastanza laterale del neocommissario”. A rincarare la dose Stefania Pezzopane: “Quello che si nota è che le cose elencate sono proroghe di norme esistenti. La stabilizzazione del personale va bene, ma è ormai dal 2019 all’interno della normativa nazionale, adesso ci sono nuovi precari che acquisiscono i criteri per la stabilizzazione. Non c’è una novazione legislativa, non c’è svolta se non in negativo come sul superbonus. Anche qui la norma già prevedeva di andare fino al 2025, quella normativa andava difesa e purificata di alcune scorie”. “Se otteniamo qualcosa – così Stefano Palumbo – è salvare quello che esisteva, è il minimo sindacale che una compagine di governo deve garantire al territorio”. 

Il segretario del Partito Democratico abruzzese è tornato anche a denunciare l’azione politica del commissario alla ricostruzione, il senatore di Fratelli d’Italia Guido Castelli: “Nella costruzione di questo decreto ha avuto un ruolo laterale e devo purtroppo tornare a rimarcare che continua a presenziare a iniziative di coloritura politica e partitica, a differenza del suo predecessore, Giovanni Legnini. Lo strumento commissariale è diventato partitico: occorre maggiore sobrietà”. Tra le gravi carenze del decreto e in generale dell’azione della maggioranza Fina ha citato “la mancata approvazione della legge che tutela le vittime del terremoto, testo di Stefania Pezzopane che ho ripresentato all’inizio di questa legislatura, e il supercaos sul superbonus: il governo sul cratere ha aggravato un problema che ora è da risolvere”.


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