Discarica abusiva in centro, eternit lungo l’Aterno

E' ancora lì, e anzi cresce settimana dopo settimana la discarica abusiva già segnalata da questo giornale lungo via Duca degli Abruzzi, in centro storico, non molto distante dall'ex hotel Duca degli Abruzzi.

di Marianna Gianforte | 29 Gennaio 2023 @ 05:13 | CRONACA
discarica abusiva
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L’AQUILA – E’ ancora lì, e anzi cresce settimana dopo settimana la discarica abusiva già segnalata a marzo da questo giornale lungo via Duca degli Abruzzi, in centro storico, non molto distante dall’ex hotel Duca degli Abruzzi. Sarà che forse quella strada è ancora un pezzo di città che rientra nella macchia nera della ricostruzione ‘a macchia di leopardo’ e che quindi, lontana dal passeggio e dai negozi e dal centro più abitato esce dal radar dell’interesse pubblico. Fatto sta che la discarica gode di buona salute e si arricchisce di elementi: come un paio di frigoriferi, da quanto si riesce a vedere dalle foto fornite da un lettore, cioè quei rifiuti Raee secondo la normativa vigente più pericolosi e tossici a causa del loro notevole impatto sull’ambiente e per i gas refrigeranti in essi contenuti. Oltre ai Raee, ci sono ancora rifiuti cosiddetti ‘speciali’ perché residui di cantieri, e plastiche, metalli, poltrone, transenne su cui corrono tranquille tutte le stagioni: adesso c’è la neve a coprire in parte. 

Lungo l’Aterno, invece, spuntano lastre di eternit. Avevamo denunciato mesi fa una discarica diffusa e abusiva lungo il fiume nella parte che fiancheggia la cittadella della finanza, al confine tra Coppito e San Vittorino, tra le zone più frequentate da corridori e pedalatori; ora dalle foglie e dalla terra spuntano grandi buste nere presumibilmente molto datate che all’interno, prima di diventare brandelli, contenevano eternit, adesso in bella vista a pochissimi metri dal letto del fiume, in un luogo in cui un paio di anni fa l’Asm aveva prontamente tolto i rifiuti ingombranti e abbondanti lasciati lì nottetempo dal furbo di turno. Evidentemente quella zona, sempre lungo il rettilineo che dalla finanza porta a San Vittorino, piace ai netturbini improvvisati e irrispettosi della legge e dell’ambiente, per via di una strada ponderale facilmente accessibile. Le lastre di eternit, pericolosissimo come si sa, potrebbero finire nel fiume alla prima ondata di maltempo.

Altre lastre di eternit ci vengono segnalate come copertura di una baracca apparentemente abusiva tra Santa Barbara e Pettino, in una delle strette traverse a ridosso di via San Giuliano, una delle zone più densamente popolate della periferia cittadina.


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