Dimensionamento scolastico, il punto in terza commissione. A maggio incontro con i parlamentari

di Alessio Ludovici | 18 Aprile 2023 @ 06:00 | POLITICA
Scuola
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L’AQUILA – La vicenda del nuovo dimensionamento scolastico approda nella commissione politiche sociali del consiglio comunale aquilano. Presieduta da Fabio Frullo, la commissione ieri ha ascoltato sindacati, dirigenti ed istituzioni scolastiche che hanno rappresentato preoccupazioni e criticità della nuova normativa. Seduta comunque interlocutoria, ci si aggiornerà a maggio per ascoltare i rappresentanti parlamentari e abruzzesi e capire il da farsi.  

A preoccupare è la novità arrivata con la Legge di Bilancio 2023. La norma riformula i parametri, basati sul numero di iscritti, per costituire un istituto scolastico. Il nuovo dimensionamento prevede, per la costituzione di un istituto, un numero di iscritti basato su una media regionale in un range tra 900 e 1000 iscritti. Significherebbe tagliare una fetta di dirigenti scolastici e strutture amministrative che non sono un orpello del sistema ma svolgono una funziona fondamentale di gestione dei plessi scolastici sotto tutti i punti di vista, educativo ed organizzativo. Nell’aquilano, per intenderci salterebbero le strutture amministrative di Navelli e San Demetrio, o meglio dovranno accorparsi per fare un unico istituto comprensivo di una trentina di comuni. Stesso discorso nella zona ovest e problemi ci sarebbero pure in città. 

Per i crateri 2009 e 2016 è arrivata in extremis, qualche settimana fa, una deroga all’applicazione dalla quale comunque sono esclusi larghe fette della provincia dell’Aquila e che non ha fermato le preoccupazioni. 

In provincia dell’Aquila, secondo una proiezione della Cgil fatta prima delle deroghe, si passerebbe dalle attuali 47 istituzioni scolastiche a sole 36 e ci saranno accorpamenti tra istituti anche lontani e comunque non funzionali alle esigenze del territorio. Un depauparamento di un servizio pubblico, spiega Miriam Anna Del Biondo, che colpisce aree del paese già alle prese con un grande problema di spopolamento. A tutto ciò va sommato l’effetto degli organici covid, mandati in soffitta in questo nuovo anno scolastico e l’arrivo dell’autonomia differenziata. Una situazione esplosiva, soprattutto per la aree interne e i territori marginali del paese. 


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