I legali dell’ex tesoriere e senatore della Margherita Luigi Lusi chiedono l’assoluzione del loro assistito, ma l’avvocato di Rutelli va all’attacco e lo accusa di essere “senza vergogna”.
“Assolvete Luigi Lusi. Non è pensabile che fosse partecipe di una associazione per delinquere operante all’interno della Margherita che, con la complicità dei commercialisti sottraeva milioni di euro dalle casse del partito per poi investirli in immobili. Ed è anche risibile attribuire a Lusi un ruolo di signoria e di padronanza assoluta all’interno del partito. E neppure è pensabile ritenere che fosse lui a scegliere il modo per assegnare denari alle varie anime del centrosinistra”. Sono queste le richieste fatte oggi dagli avvocati Renato Archidiacono e Luca Petrucci ai giudici della IV sezione penale del Tribunale di Roma che giudica l’ex senatore per aver sottratto dalle casse del partito oltre 20 milioni di euro.
Secondo i difensori l’assoluzione dalle accuse di associazione per delinquere deve essere fatta con la formula ‘il fatto non sussiste’, da quella di appropriazione indebita degli oltre 20 milioni di euro ‘perchè il fatto non costituisce reato’.
E ancora Lusi deve essere assolto dall’accusa di calunnia nei confronti di Francesco Rutelli in quanto le sue dichiarazioni nei riguardi dell’esponente politico sono state fatte nell’esercizio del legittimo diritto di difesa. “E’ difficile pensare che Rutelli, così attento e accorto alla gestione dei soldi, non abbia saputo nulla di quei milioni che la procura ritiene sottratti da Lusi. La realtà era che in vista della fusione con i Ds per la nascita del Pd, la Margherita, destinata a sparire come partito, aveva interesse a investire in immobili l’ingente liquidità derivata dai rimborsi elettorali e solo Lusi, come uomo fortemente voluto alla tesoreria da Rutelli e da lui solo, poteva fare quel lavoro”.
Rispondendo alle argomentazioni presentate dai legali di Rutelli e della Margherita, l’avvocato Petrucci ha spiegato: “Lusi non va condannato per restituire visibilità e credibilità alla parte civile, così come è reale il suo percorso restitutorio, eppure la procura sin da subito ha preso per oro colato le dichiarazioni accusatorie di Rutelli, come se la sua parola fosse Vangelo e contasse più di quella di Lusi”. E poi “la Margherita non ha diritto a lamentare alcuna danno da questa vicenda: è un partito sciolto, morto, che si è autoliquidato”.
“Lusi finge fino all’ultimo di non comprendere la differenza esistente tra le sue gravissime appropriazioni indebite e i finanziamenti legittimamente riportati nella contabilità della Margherita. Ma la verità processuale é chiarissima e i fatti sono lampanti” ha affermato l’avvocato Alessandro Diddi, legale di Francesco Rutelli. “Lusi non solo non dimostra nessun ravvedimento nelle sue azioni delittuose ma, senza vergogna – ha sottolineato il penalista – continua a tentare di confondere la vita ordinaria e corretta di un partito con le sue appropriazioni personali senza nemmeno provare a chiedere scusa davanti all’Italia. E alle sue vittime, che tanto hanno ingiustamente sofferto”.