«Dopo il consiglio comunale di ieri, 26 luglio, molti giornali on-line titolano: Botta e risposta Di Cesare – Pelini sulla partecipazione. Chi legge è portato a pensare che ci sia stato uno scambio verbale accesso tra me e l’assessore Pelini. Solo che quest’ultimo NON ERA PRESENTE ieri in Consiglio! Immaginate quindi il mio stupore nel leggere articoli del genere». Esordisce così la nota del consigliere di Appello per L’Aquila, Ettore Di Cesare, sulla sua bacheca di facebook.
«Gli articoli riportano la risposta di Pelini, suppongo inviata tramite comunicato stampa, ma non la mia presunta Botta. Che infatti non c’è stata. Nel mio intervento di ieri infatti non ho parlato di partecipazione, almeno per una volta non l’ho fatto. Nessun cenno a critiche sul processo di partecipazione riguardo il programma di mandato oggetto della discussione. Non che non le abbia, ma ieri non l’ho espresse. E’ RISCONTRABILE, è agli atti. Ho parlato invece della necessità della trasparenza come precondizione per una partecipazione consapevole dove le parti, amministratori e cittadini, partano alla pari senza divari informativi. Altrimenti, e su questo pochi dubbi ci sono, il confronto nasce falsato. E questa amministrazione con avvisi che scadono dopo tre giorni dalla pubblicazione non sta certo attuando procedure all’insegna della trasparenza. Lo stesso partito dell’assessore, dopo il caso dell’avviso lampo sulla Perdonanza da noi denunciato, si espresse giustamente in maniera critica.
Ma non mi sono spinto oltre, nulla ho detto sull’operato dell’assessore e sulle attività di partecipazione previste e scandite nel programma di mandato.
Evidentemente all’assessore Pelini qualcuno avrà mal riportato le mie parole. Buona regola vorrebbe che quando si scrive una Risposta si abbia piena contezza della Botta. Che ieri non c’è stata. Di conseguenza non capisco, ma va bene così. Chiusa qui.
L’auspicio e l’impegno è che la partecipazione possa entrare veramente nel DNA della città e che le iniziative dell’assessore possano portare a processi che permettano ai cittadini di incidere realmente sulle decisioni in tutti i settori. Noi su questo siamo da subito disponibili alla collaborazione. Iniziamo dalla vicenda del Salotto Urbano al Parco del Castello?»
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