Decreto semplificazioni, Legnini soddisfatto: “Ora completare norme su sisma”
Decreto accoglie richieste dell’Anci. D’Alberto: “Frutto della determinazione dei Sindaci dei Comuni Sisma 2016 ”
di Redazione | 17 Luglio 2020 @ 12:33 | POLITICA
“Esprimo soddisfazione per le norme di semplificazione e quelle sui poteri commissariali contenute nel decreto appena varato dall’esecutivo. Si tratta delle prime importanti risposte attese, alle quali dovranno seguire quelle sul personale, i professionisti, lo sviluppo economico che il Governo si è impegnato a varare con il prossimo decreto”, questo il commento del Commissario Straordinario alla ricostruzione dei territori colpiti dal sisma 2016 sul decreto semplificazioni, il cui testo è stato pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale.
Con il decreto si dà attuazione ad un primo importante pacchetto di misure, che erano state proposte dal Commissario e condivise con Presidenti di Regione, Sindaci, Diocesi, professionisti e associazioni dei cittadini, per accelerare e dare una spinta decisiva alla ripartenza del Centro Italia.
“La ricostruzione pubblica e quella privata potranno trarre un beneficio molto grande dalle norme di semplificazione di carattere generale sia urbanistiche che di affidamento dei lavori pubblici e da quelle specifiche per il sisma contenute nel Decreto Semplificazioni” sottolinea il Commissario Legnini, secondo il quale “con questi ultimi interventi di legge il quadro normativo che regola la ricostruzione è sensibilmente migliorato. Va ora
completato con alcuni provvedimenti, che saranno definiti nei prossimi giorni in un tavolo di lavoro a Palazzo Chigi e con il MEF , per avviare la stabilizzazione del personale e prorogare i rapporti in essere, fornire risorse stabili al sostegno delle attività produttive, rivedere i compensi dei professionisti, garantire le entrate dei comuni, e la proroga dello stato di emergenza, che scade a fine anno”.
Queste misure potranno trovare spazio nel prossimo Decreto legge annunciato dal Governo, che potrà essere varato una volta ottenuta dal Parlamento l’autorizzazione ad aumentare il disavanzo pubblico del 2021. Le deroghe urbanistiche, oggi previste solo per il rifacimento degli edifici nei comuni più danneggiati dal sisma, vengono estese dal nuovo Decreto a tutti i 138 Comuni del cratere, mentre per la certificazione della conformità urbanistica, i Comuni e i professionisti potranno basarsi sui titoli legittimi dell’edificio preesistente, purché non siano modificati i volumi e non ci siano illeciti edilizi.
“Un chiarimento importante – sottolinea Legnini – che agevola la certificazione dei progetti da parte dei tecnici ed il lavoro dei Comuni, e che può essere una forte spinta all’uso delle nuove procedure, molto più rapide, previste dall’Ordinanza 100. Senza contare – aggiunge il Commissario – le norme di carattere generale che semplificano notevolmente l’attività edilizia e che possono dare un’ulteriore spinta”.
Per la ricostruzione pubblica, a partire da quella delle scuole, il provvedimento appena varato prevede che gli affidamenti di incarichi di progettazione e di esecuzione delle opere sotto la soglia comunitaria (5,350 milioni di euro) siano regolati dalla procedura negoziata, la più celere prevista dal codice degli appalti. I lavori sulle Chiese, per importi sotto la soglia comunitaria, potranno avvenire con le regole della ricostruzione privata e affidamenti diretti, anche degli incarichi di progettazione. Vengono inoltre conferiti più estesi poteri in deroga al Commissario Straordinario per le opere pubbliche particolarmente complesse, che saranno individuate in un apposito elenco, e per gli interventi nei centri storici dei comuni maggiormente colpiti dal sisma. Il Decreto Semplificazione contiene anche una norma di raccordo tra la legislazione ordinaria e quella speciale sulla ricostruzione, che attribuisce ai cittadini e alle imprese la facoltà di optare, in ogni caso, per la disciplina più semplificata.
“La battaglia di anni dei Sindaci del Cratere Sisma 2016 finalmente raggiunge il suo obiettivo. Abbiamo sempre chiesto di adottare misure tese alla sburocratizzazione delle procedure con norme a costo zero senza un peso finanziario per dare definitivo impulso alla Ricostruzione dei nostri territori!”, così D’Alberto insieme a Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche e Coordinatore delle Anci regionali, ai Sindaci della Cabina di Coordinamento Nazionale Sisma, Nicola Alemanno, Sindaco di Norcia (PG), Antonio Fontanella, Sindaco di Amatrice (RI), Aleandro Petrucci, Sindaco di Arquata del Tronto (AP), ha salutato l’approvazione del Decreto Semplificazioni.
“Come coordinamento delle Anci terremotate – continuano – abbiamo lavorato alla redazione di un documento di sintesi approvato in assemblea che il Presidente Decaro ha portato in audizione al Governo partito dall’impulso dato dall’Anci al Governo e al Parlamento e il Decreto contiene finalmente le norme riferite alla governance, alla ricostruzione pubblica e privata. Di rilievo il sostegno alle nostre proposte dell’Ufficio del Commissario Legnini che ha condiviso le richieste dei Sindaci. Il testo ha infatti accolto le istanze precedentemente accantonate dalla Commissione Bilancio della Camera, decisione che aveva provocato la forte reazione dei territori e della stessa Anci che aveva chiesto anche un incontro al Premier Conte. Per quanto concerne la governance, vengono accolte le principali istanze da sempre sostenute da Anci: l’assegnazione al Commissario di alcune prerogative per la semplificazione e l’individuazione di interventi ed opere pubbliche urgenti e di particolare criticità. Vengono ancora ridefinite le soglie previste dal Codice degli Appalti, consentendo la procedura negoziata fino alla soglia comunitaria così come tra l’altro previsto nella normativa UE. In merito alla ricostruzione privata invece si risolve, una volta per tutte, il tema della modifica della sagoma, recuperando, anche in questo caso, l’impostazione dettata da Anci nelle tante audizioni parlamentari in merito alla definizione di “ristrutturazione edilizia”. Restano ancora da definire, nell’ambito del prossimo Decreto sullo scostamento di bilancio, tutte le misure che comportano invece un impegno economico; misure che dovranno trovare adeguata copertura in funzione delle esigenze relative alla dotazione di personale, della proroga dello stato di emergenza e del sostegno economico a famiglie e imprese. Solo così la spiacevole situazione venutasi a creare a seguito della bocciatura in Commissione Bilancio del pacchetto sisma, potrà in qualche modo essere sanata mettendo finalmente le 138 comunità del cratere nelle condizioni oggettive di poter consentire anche la partenza della ricostruzione pubblica (quella privata è stata ampiamente trattata con l’Ordinanza n.100 del Commissario Straordinario) e quindi dare a famiglie e imprese, chiamate a rinnovare ogni giorno la scommessa di restare nei territori colpiti dal sisma, gli aiuti che fino ad oggi non hanno ricevuto”, concludono.