Da risparmi politica 1,6 milioni alle imprese in pochi mesi: “Rifinanziare la legge 49”

di Marco Signori | 09 Aprile 2020 @ 07:51 | ATTUALITA'
Artigianato
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L’AQUILA – Un milione e 600mila euro circa di risparmi sui costi della politica erogato nel giro di pochi mesi a 271 aziende. Un esempio virtuoso di strumento a sostegno del mondo produttivo che si è rivelato particolarmente efficace, anche grazie ai tempi insolitamente veloci con cui sono stati liquidati i contributi, per il quale oggi si invoca il rifinanziamento, innanzitutto per includere le 45 imprese idonee rimaste senza benefici, sia per offrire una nuova boccata d’ossigeno al mondo produttivo costretto allo stop per l’emergenza Coronavirus.

È la legge 49 con cui la Regione Abruzzo nel 2017 ha deciso di sostenere le aziende operanti nell’area colpita dai terremoti del 2016 e del 2017, finanziata con le economie di gestione del Consiglio regionale e i cui bandi sono stati gestiti dalla stessa struttura amministrativa.

Agli iniziali 450mila euro ne sono stati aggiunti 354mila con un’altra legge approvata poco dopo la prima, e il fondo è stato rifinanziato con la legge di stabilità del 2018, per 450mila euro, e con due leggi approvate nel 2019, per complessivi 343mila euro. I finanziamenti hanno attinto agli avanzi risultati dai bilanci consuntivi del Consiglio per gli anni 2017 e 2018.

“Il ritorno della 49 è stato molto positivo e se una cosa funziona ed è virtuosa rispetto a tutto il resto messo in campo, è auspicabile che venga riproposta”, afferma Massimiliano Mari Fiamma, segretario generale di Apindustria.

“Ogni volta si ricomincia da capo anziché prendere quello che ha funzionato e rinnovarlo. Se ci sono fondi residui senza dover rifare il percorso di programmazione è auspicabile fare un nuovo bando su quella legge – fa osservare – , capendo se è possibile. Purtroppo ogni volta, chi vince le elezioni attacca il predecessore e riparte da capo. Ma i tempi delle imprese sono da sempre molto più corti di quelli della pubblica amministrazione, quindi tutto quello che abbatte i tempi è positivo”.

La legge 49 prevedeva un bando con la formazione di tre graduatorie formate dalle domande ammissibili pervenute entro i mesi di ottobre (prima graduatoria), novembre (seconda) e dicembre (terza). 318 in tutto le domande arrivate, 145 inserite nella prima graduatoria, 69 nella seconda e 104 nella terza.

Di fronte ai tempi dei pagamenti, la legge 49 ha rappresentato un’autentico esempio virtuoso e fuori dal coro delle lungaggini burocratiche cui la pubblica amministrazione ha abituato: dopo l’approvazione delle graduatorie, entro giugno 2018 sono stati effettuati i pagamenti relativi alla prima graduatoria totalmente esaurita.

Nei giorni scorsi, infine, sono stati liquidati gli ultimi contributi relativi al rifinanziamento del fondo, contenuto nelle 2 leggi dello scorso anno, approvate a novembre e dicembre. Restano in attesa di ricevere il contributo solo 10 imprese, per circa 52mila euro, 8 sulle quali pendono verifiche dei Durc e 2 alle quali sono state richieste integrazioni.

Ci sono poi 45 imprese che, nonostante fossero rientrate nell’ultima graduatoria, sono rimaste fuori dal finanziamento per un fabbisogno che gli uffici del Consiglio regionale quantificano in circa 224mila euro. È innanzitutto per loro che, oggi, si chiede il rifinanziamento della legge 49.

Le aziende beneficiarie sono state quelle composte da meno di cinque dipendenti e le spese rimborsabili sono quelle relative all’acquisto di macchinari e attrezzature o per la realizzazione di impianti funzionali al ciclo produttivo o all’erogazione dei servizi.


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