Crolla il lavoro femminile, l’Abruzzo chiude il 2020 con il -3,3%

di Cristina D'Armi | 01 Gennaio 2021 @ 06:30 | ATTUALITA'
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L’AQUILA – Continuano a peggiorare i dati dell’occupazione femminile soprattutto a seguito della  pandemia Covid-19. Crolla il lavoro femminile.

A certificare il trend negativo sono i dati delle ultime rilevazioni trimestrali ISTAT.

In Italia, nel terzo trimestre del 2020, le donne hanno perso 344 mila posti di lavoro, il 55,3% su un totale di 622 mila occupati in meno. Nella classifica che attesta la diminuzione dei posti di lavoro delle donne, l’Abruzzo si trova in ottava posizione con un calo del -3,3%, rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel secondo trimestre del 2020 questo dato si aggrava ancora di più.

Crolla il lavoro femminile

Nel 2020 la diminuzione di occupazione in Italia è stata molto più marcata per le donne che per gli uomini per diversi motivi. In primis le donne sembrerebbero più propense, rispetto agli uomini, a lasciare il proprio lavoro per prendersi cura dei propri figli. Questo fenomeno è in aumento considerando l’attività scolastica tramite DaD che obbliga i genitori a rimanere in casa per badare ai bambini più piccoli.

Altro fattore sono i contratti.  

Le donne sono state colpite più duramente dalla crisi anche per via della loro tipologia di contratti più facili da interrompere. Negli ultimi 10 trimestri, infatti, le donne rappresentano il 75% del totale degli occupati in lavori part-time.  

In sintesi, in un periodo così difficile, le donne si sono ritrovate in una posizione più vulnerabile rispetto agli uomini con il  rischio concreto di una reintegrazione difficoltosa.


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