Covid, Natali a Biondi: blindare L’Aquila e farla ripartire
La dirigente Asl condivide su Facebook il pensiero di Luisa Calavena
di Redazione | 20 Aprile 2020 @ 18:13 | ATTUALITA'L’AQUILA – “Da cittadina aquilana e imprenditrice mi permetto di rivolgere un appello al sindaco Biondi. Fermo restando il rispetto delle disposizioni impartite dal Governo, alle quali la maggior parte dei cittadini aquilani si è attenuta con grande senso civico, ritengo che non si possa prescindere da una valutazione della peculiarità dei singoli territori”.
Così Laura Natali, dirigente medico della Asl provinciale, a proposito dell’emergenza Coronavirus e dell’agognata fase 2, condividendo su Facebook il pensiero di Luisa Calavena.
“La città dell’Aquila, già tanto provata dal sisma del 2009, è stata ‘graziata’ dal Covid-19. Le misure adottate dal Governo e quelle ‘in fieri’ devono tutelare la popolazione di tutta la nazione e la situazione di Milano è ben diversa da quella della nostra città”, fa osservare la Natali.
“Questa mattina il governatore De Luca si è detto pronto a blindare la Campania laddove, alla data del 4 maggio, vengano ulteriormente prorogate le misure adottate. L’Aquila ha bisogno di ripartire, ‘in sicurezza’, ma deve ripartire. In attesa del 4 maggio bisogna adottare un piano ‘B’, valutando la possibilità di ‘blindare’ la città consentendo la riapertura graduale delle attività, inclusi i cantieri della ricostruzione, pur adottando le misure di prevenzione sulle quali già sta lavorando il Comitato tecnico”.
“Gli interventi di sostegno messi in campo dal Governo, allo stato, non sono sufficienti a supportare le piccole e medie imprese che in questo territorio sono in sofferenza più di quelle del restante territorio nazionale. Il modello di ‘governo con il territorio’ richiede la conoscenza del territorio stesso e degli effetti delle politiche da adottare, il coinvolgimento degli stakeholders, l’adozione di ‘strategie indirette’ e, soprattutto, la ‘governance’, oltre allo sviluppo della ‘sussidiarietà’ e l’empowerment dei cittadini”, prosegue la dottoressa.
“In un territorio come il nostro tutto questo è possibile e i cittadini e gli imprenditori aquilani, a prescindere dalle ideologie politiche, ritengo si aspettino questo. L’Aquila potrà diventare un modello per il resto d’Italia, se si riuscirà a gestire questa situazione con intelligenza e buon senso”, conclude la Natali.