Covid, lettera-appello a Conte: ripartire dal Sud

di Redazione | 21 Aprile 2020 @ 09:08 | POLITICA
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CASTEL DEL MONTE – Una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per scongiurare l’utilizzo dei fondi destinati al Mezzogiorno per far ripartire il paese colpito dall’emergenza Coronavirus.

Nella convinzione che “la ripresa delle attività economiche non potrà essere che graduale, sulla base delle indicazioni che perverranno dalle istituzioni sanitarie e dagli esperti. Eppure, già da molti giorni, diversi economisti, analisti ed enti di ricerca suggeriscono che la ripartenza economica del nostro Paese potrebbe essere territorialmente differenziata, a partire dalle regioni meridionali meno colpite dalla pandemia”.

“Ciò potrebbe accelerare la ripresa complessiva del Paese, inclusa quella del Nord. Se le condizioni sanitarie lo consentissero, l’avvio delle attività economiche nel Mezzogiorno favorirebbe una possibile ottimizzazione delle forze produttive nazionali, utilizzabili nelle condizioni date, in attesa dell’uscita graduale dal blocco delle altre aree del Paese. Dovendo estrarre tutto il buono possibile pur dalle situazioni peggiori, la ripartenza da Sud rappresenterebbe anche un’occasione di coesione in un Paese ancora, per molti aspetti, diviso”.

Tra i primi a sottoscriverla Domenico Cersosimo, università della Calabria, Vittorio Daniele, università Magna Graecia, Pino Aprile, presidente Movimento 24 Agosto Equità Territoriale, Guglielmo Forges Davanzati, università del Salento, Salvatore Capasso, università Parthenope, Mario Bova, ambasciatore, Nicola Grasso, università del Salento, Bruno Chiarini, università Parthenope, Paolo Malanima, università Magna Graecia, Roberto Veraldi, università di Pescara-Chieti, Ugo Marani, università L’Orientale, Giancarlo Costabile, università della Calabria, Saverio de Bonis, senatore Gruppo Misto, Cataldo Godano, università Luigi Vanvitelli, Claudio Cortese, università di Tor Vergata, Francesco Iannone, Politecnico di Bari, Giuseppe Gangemi, universita di Padova, Daniele Castrizio, università di Messina, Antonio Tasso, capogruppo Maie alla Camera e vice presidente Gruppo Misto Camera.

La lettera al premier si è trasformata anche in una petizione su change.org, raccogliendo migliaia di adesioni in poche ore, tra cui quella del sindaco di Castel del Monte (L’Aquila) Luciano Mucciante.

“Mentre il governo pensa di far fronte alla tragedia del covid-19 con i fondi della Coesione destinati in gran parte al Mezzogiorno e sospendendo la clausola del 34 per cento della spesa pubblica al Sud (ovvero, almeno in proporzione agli abitanti delle regioni meridionali)”, si legge nella lettera, “centinaia di cittadini, fra docenti universitari, specie di economia, imprenditori, intellettuali, commercianti, lavoratori, disoccupati, pensionati, lanciano una lettera-appello al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, perché la ripartenza avvenga da Sud, considerato che le circostanze, fatte salve le dovute precauzioni, lo consentono”.

“I firmatari non sono accomunati da appartenenza politica, come è evidente leggendone i nomi e per la presenza di rappresentanti politici di schieramenti diversi, ma dall’unica preoccupazione di vedere ancora una volta una occasione persa per il Paese e per il Sud”.


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