Covid, la Protezione civile: nessuna autorizzazione a uscire da Hotel Cristallo
di Redazione | 06 Maggio 2020 @ 08:16 | ATTUALITA'
L’AQUILA – I pazienti in quarantena ospitati all’hotel Cristallo “non possono andare in giro, ma solo uscire da alcune porte ben definite che danno accesso a una corte interna ben isolata per prendere una boccata di ossigeno”.
Lo chiarisce Silvio Liberatore, dirigente del Servizio emergenze di Protezione civile della Regione Abruzzo, dopo che – secondo quanto appreso da L’Aquila Blog – alcuni quarantenati sarebbero usciti dalla struttura e avrebbero girato per il piazzale di Fonte Cerreto contravvenendo al decreto del presidente del Consiglio che stabilisce come sia “fatto divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus”.
I pazienti, fermati dalle forze dell’ordine su sollecitazione di alcuni cittadini, avrebbero esibito un documento della Struttura di missione per il superamento delle emergenze della Protezione civile della Regione, in cui è scritto che “è consentito uscire all’esterno ma non più di due persone alla volta”.
Per il Cristallo, aggiunge il dirigente, “c’è un piano di gestione messo a punto dal dottor Ettore Lupi della Asl dell’Aquila, che prevede percorsi esterni, in particolare in un settore riservato. Sono disegnati i percorsi in cui sono indicate le entrate e le uscite, da cui possono andare a prendere una boccata d’aria in una zona isolata non raggiungibile da nessuno”.
Ma in ogni caso, fa sapere Liberatore, “gli attuali ospiti sono tutti negativi, stiamo aspettando l’ultimo tampone per averne la certezza definitiva, ma comunque non c’è rischio di contagio, nell’area in cui escono non entrano in contatto con nessuno”.
“Non possono andare in giro – sottolinea – . Se sono usciti fuori non hanno rispettato le direttive, ma non possono uscire nella parte davanti ma solo nella corte esclusiva sul retro dell’hotel”.
L’hotel Cristallo è stato messo a disposizione dal Comune dell’Aquila per le persone già risultate positive al Covid19, destinate all’isolamento domiciliare una volta dimesse dall’ospedale ma impossibilitate a tornare nella propria abitazione per i motivi più diversi, dal 25 marzo scorso. (m.sig.)