Covid frena la fuga dei giovani, in Abruzzo crollo traffico aereo del 72%
Il Coronavirus frena la corsa dei giovani all'estero
di Cristina D'Armi | 08 Novembre 2020 @ 07:30 | ATTUALITA'
PESCARA – Dopo una piccola pausa estiva tra primo e secondo lockdown, l’emergenza sanitaria continua a congelare le migrazioni di studenti, neolaureati e professionisti verso il mercato del lavoro estero. Sono numerosi i giovani che dovevano partire per intraprendere una nuova carriera lavorativa all’estero o iniziare studi in lingua straniera, ma, la seconda ondata di contagi da covid19 ha bloccato tutto, ancora. Giovani che hanno sacrificato tanto per costruirsi un futuro altrove, ed invece sono rimasti intrappolati.
Dati preoccupanti nella nostra regione arrivano dall’Aeroporto internazionale d’Abruzzo “Pasquale Liberi” dove il traffico aereo è crollato del 72%. Dopo le prime 4 rotte cancellate, le prossime saranno Londra e Francoforte che, fino al 14 novembre, continueranno a volare solo per smaltire i biglietti lowcost già venduti e per evitare eventuali richieste di rimborso. Poi, da Pescara sarà possibile viaggiare solo vero Milano Bergamo e Bruxelles, almeno fino al 13 dicembre, in attesa di seguire la curva dei contagi in tutta Europa. Una realtà scomoda soprattutto per un piccolo scalo come quello dell’Abruzzo. A settembre l’aeroporto di Pescara ha registrato un crollo del 69% del numero dei passeggeri e -4% sul numero dei voli, per un totale di 1.117 voli con indice di riempimento vicino al 20%. Ciò vuol dire che la maggior parte degli aerei è decollata semi vuoti.
Numeri cosi negativi, non si vedevano dal 1995. Le compagnie sono riuscite a resistere dopo la prima chiusura del paese, hanno arrancato da Maggio ad Ottobre ed ora possono contare sulle poche risorse rimanenti.