Covid, Bernardi: ora ripartire dalla medicina territoriale
di Redazione | 19 Aprile 2020 @ 10:08 | ATTUALITA'
L’AQUILA – “Un successo intermedio e fragile, anche a L’Aquila, quello nella partita (non guerra) con il coronavirus. Lo straordinario impegno dei colleghi ospedalieri è noto, l’argine posto della sanità territoriale forse un po’ meno”.
È la riflessione di Antonello Bernardi, dirigente medico della Asl dell’Aquila ed ex consigliere comunale
“Dipartimenti, unita operative territoriali, colleghe e colleghi della medicina generale e pediatri di libera scelta stanno svolgendo un’attività straordinaria di contenimento. Sento, vedo e leggo la personalità di colleghe e colleghi che dettano la via con grande esperienza accostati da giovani specializzandi carichi di entusiasmo, un mix di bella cooperazione”, continua Bernardi.
“Come? Come si dice? A mani nude? Un tempo eravamo quelli con gli stivali nel fango, nessuna definizione è importante, la memoria è spesso corta ed altre volte accorcia altre strade, va bene così. Ripartiamo, anzi continuiamo, da qui ed ora, se il distanziamento è l’ordine, ripartire dal territorio è direzione e verso”.
“Diluire la gente nello spazio, allargare i confini dei servizi, rafforzare l’attività e la sicurezza dei sanitari nei distretti, esportare diagnostica e laboratori. Questa è la strada – ragiona Bernardi – affinché non sia solo tutto logica dell’emergenza/urgenza, ma prevenzione e previsione fatta in strutture di un territorio noto, capaci di esser sicure e strategiche”.
“Potrebbe essere il la anche per una nuova e più diffusa economia, per la rinascita dei territori delle aree interne, dove il distanziamento ‘eccessivo’ sembrava esser solo un triste destino e sarà una risorsa se andremo nella giusta direzione”, conclude il medico.