Covid, Albani: follia eventi all’aperto con mille persone da giugno

di Marco Signori | 20 Maggio 2020 @ 07:43 | ATTUALITA'
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L’AQUILA – “Mi sembra una follia”. Non usa mezzi termini il professor Alberto Albani, primario del pronto soccorso di Pescara e responsabile dell’unità di crisi istituita dalla Regione Abruzzo per l’emergenza Coronavirus, rispetto all’ipotesi che dalla seconda metà di giugno possano tornare ad essere consentite manifestazioni all’aperto con la partecipazione fino a mille persone.

“Non credo che per il momento si farà mai. Se è rischioso? Per mettere mille persone mantenendo le distanze non basterebbe lo stadio adriatico!”, valuta parlando con L’Aquila Blog.

“La prima fase della fase 2 mi sembra tranquilla, lunedì è stato riaperto tutto quindi bisogna aspettare altre due settimane per essere proprio tranquilli”, ragiona Albani.

“Ci sono ancora focolai qui e lì, tra cui quello di Vasto legato ai rom, è sempre meglio avere un unico grosso focolaio che averne tanti piccolini che poi fanno sì che ci sia sempre una possibilità di propagazione del virus, invece uno unico si controlla meglio”, fa osservare rispetto alla situazione in Abruzzo.

A chi fa osservare che dall’inizio della pandemia molti fattori siano invariati, come il fatto che non ci sia un vaccino o una cura, o che il virus non sia debellato, Albani spiega come “la comunità è stata messa in quarantena, per cui siamo riusciti a spegnere i focolai attivi quindi a isolare il virus il più possibile. Adesso se tutti facciamo il nostro dovere, con il distanziamento sociale e l’uso della mascherina, riusciremo a evitare il propagarsi del virus”.

“Se sono sufficienti queste due misure? Sicuramente il distanziamento sociale è la precauzione più importante – ribadisce Albani – . Adesso l’R su 0 (il coefficiente che indica quante persone è in grado di contagiare una persona infetta, che misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva, ndr) è sceso molto, secondo l’ultimo dato ufficiale è di 0,7, i prossimi dati ci saranno venerdì prossimo, quindi già siamo in un buon livello”.

“Dobbiamo aspettare e vedere l’evoluzione”, fa osservare, “dobbiamo spegnere gli ultimi focolai per ridurre ancora di più l’R su 0 e sperare che questa seconda fase completamente attiva si concluda nel migliore dei modi”.

“Se la politica ha ascoltato noi esperti? Assolutamente sì”, conclude Albani, “sono stato molto ascoltato, la classe politica si è molto affidata a noi senza alcuna interferenza, hanno voluto affidarsi a chi era più esperto e ha dato suggerimenti per far sì che il diffondersi della malattia potesse essere contenuto il più possibile”.


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