Covid 19 in Italia, aumentano i casi positivi. Sono 4.259

Sono invece 21 le vittime in un giorno

di Redazione | 21 Luglio 2021 @ 18:38 | ATTUALITA'
nuovi positivi
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ROMA – Aumentano i casi positivi da Coronavirus in Italia. Sono 4.259 i contagiati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 3.558. Sono invece 21 le vittime in un giorno, mentre ieri erano state 10. Numeri che sono un campanello d’allarme.

Sono 235.097 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati. Ieri erano stati 218.705. Il tasso di positività è dell’1,8%, in lieve aumento rispetto all’1,6% di ieri.

In leggero calo le terapie intensive. Oggi sono 158 i pazienti ricoverati, 7 in meno di ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 9 (ieri 11). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 1.196, due in più rispetto a ieri.

Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa afferma che: “Per guariti un’unica dose di vaccino entro 12 mesi, provvedimento in tempi brevi”. Le persone guarite da Covid-19 potranno effettuare una unica dose di vaccino entro 12 mesi dal primo tampone positivo dopo la malattia. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, precisando che si estendono così i tempi della normativa attuale, che prevede un’unica dose vaccinale entro 6 mesi dalla guarigione. Ciò, ha precisato, “sulla base delle nuove evidenze scientifiche” relative alla durata della immunità. Un provvedimento in merito, ha annunciato Costa, “verrà adottato in tempi brevi, già probabilmente entro questa settimana”.

Per il sottosegretario alla Salute “Quello che è accaduto che molti cittadini, che hanno contratto Covid-19 e che facevano una dose di vaccino, avevano poi difficoltà ad ottenere il green pass, e ciò perchè in alcune regioni la dose era somministrata magari dopo i sei mesi previsti. Quindi, la piattaforma del sistema non faceva generare il green pass dal momento che l’algoritmo prevedeva la vaccinazione per i guariti entro i sei mesi. Se l’immunizzazione veniva quindi effettuata a sei mesi e 1 giorno, ad esempio, il sistema non riconosceva l’unica dose come ciclo completo – come è previsto che sia per i soggetti che hanno già contratto Covid-19 – ma classificava in automatico quella vaccinazione come incompleta e necessitante di una seconda dose ai fini del green pass. Questo, ha affermato Costa, “è un problema che riguarda già qualche migliaia di cittadini e che ora risolveremo”.


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