Covid-19, il governo non allenta le misure: nuovo Dpcm valido fino a Pasqua
di Redazione | 25 Febbraio 2021 @ 10:20 | ATTUALITA'L’AQUILA – Le terapie intensive in 5 regioni sono sopra la soglia critica del 30%. Con questi dati, “non ci sono le condizioni per allentare le misure di contrasto alla pandemia”.
E il nuovo Dpcm che entrerà in vigore dal 6 marzo, coprirà anche le vacanze di Pasqua, fino a martedì 6 aprile. E’ netto il ministro della Salute Roberto Speranza nel ribadire al Parlamento la linea della prudenza, in continuità col Conte 2. Mentre il leader della Lega Matteo Salvini continua a reclamare “un cambio di passo” e nella maggioranza si allargano le richieste di riaperture serali di ristoranti ed altre attività.
Per una definizione del Dpcm si attendono i dati del monitoraggio settimanale del venerdì ed il premier Mario Draghi tesse la sua tela europea in vista del Consiglio straordinario di oggi e domani.
Speranza offre una prospettiva positiva: si vede “finalmente la luce in fondo al tunnel”. Il Covid, grazie alla progressione della campagna vaccinale, “può essere arginato”. Ma, avverte, “in questo ultimo miglio non possiamo assolutamente abbassare la guardia. Non ci sono oggi le condizioni epidemiologiche per allentare le misure di contrasto”. Sottovalutare i rischi, dice il ministro, porterebbe ad “una nuova diffusione incontrollata del contagio, che metterebbe nuovamente in crisi i nostri ospedali e renderebbe più difficile la nostra campagna di vaccinazione”. Ecco perchè, osserva, “sarebbe un grave errore se all’improvviso, senza una chiara evidenza scientifica”, ci fosse un cedimento delle prescrizione adottate. La strada è invece quella di continuare a differenziare le misure sul pano regionale, agendo in modo proporzionale alla situazione di contagio di ciascun territorio: strategia che “ci ha permesso finora di non ricorrere ad altri lockdown generalizzati”.
In Gazzetta Ufficiale, intanto, è stato pubblicato il decreto legge che proroga il divieto di spostamenti tra le regioni fino al 27 marzo, consentendo comunque “il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”. Le faq – non aggiornate – presenti sul sito del Governo precisano che anche le seconde case rientrano in questa definizione. Ma le ordinanze regionali o locali che hanno istituito le zone rosse o ‘arancione rafforzato’, come nel Bresciano, vietano questi spostamenti e dunque vanno rispettate perchè più restrittive delle norme nazionali.