Coronavirus: per il turismo un futuro a km0

di Redazione | 13 Aprile 2020 @ 06:44 | ATTUALITA'
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L’AQUILA – Tutto fa pensare che, anche quando sarà parzialmente risolta l’emergenza, il turismo in Italia cambierà faccia. Per lo meno, nel medio termine, e cioè nei prossimi 6 mesi. Quello del turismo, infatti, è uno dei settori più duramente colpiti dalla pandemia, in quanto trae giovamento dagli spostamenti internazionali delle persone, praticamente bloccati in questo periodo di lockdown.

Nessuna prenotazione, molte disdette e un crollo delle presenze che supera il 90 per cento. È questa la situazione che il turismo aquilano si trova ad affrontare a seguito del diffondersi della psicosi da Coronavirus. Eppure, come tutta l’Italia, anche L’Aquila si trova a fare i conti con una crisi senza precedenti. Una crisi in divenire, soprattutto a fronte dei cali che tutto il Bel Paese sta subendo in questi giorni.
 
E relativamente agli impatti dell’epidemia sui flussi nazionali, i numeri di Assoviaggi Confesercenti parlano chiaro: sarebbero infatti di più di 50 mila i viaggi prenotati e decine e decine di migliaia preventivi annullati. Numeri di morte, quindi, il cui impatto potrebbe costare all’economia italiana fino a 4,5 miliardi di euro.

E in futuro? In base a una ricerca condotta da Airbnb su un gruppo di viaggiatori italiani, e riportata da ilgiorno.it, emerge che le persone che nell’arco dei prossimi 6 mesi prevedono di fare viaggi domestici sono più del doppio rispetto a quelle che pensano di andare oltre confine. Il country manager della piattaforma di affitti brevi, Giacomo Trovato, ha sottolineato che si va verso un turismo di prossimità, quasi a km 0,  con soggiorni in campagna, nelle città d’arte o in località di mare e di montagna non troppo lontane. Per spingere la ripresa  “bisognerà garantire la possibilità di cancellare la prenotazione fino all’ultimo momento, una flessibilità estrema. E poi mantenere i prezzi bassi, lasciando sul mercato alloggi a condizioni molto vantaggiose, che piano piano potranno far ripartire la domanda”.

Per quelle località a vocazione internazionale è evidente che gli spostamenti saranno legati alle condizioni sanitarie nei Paesi d’origine e potrebbe essere più lenta. 

Sul versante prezzi, l’auspicio di Trovato nel mantenere in futuro un contenimento degli affitti, è già realtà oggi. Ora i prezzi stracciati perché il turismo attuale è solo quello di necessità, cioè di medici o infermieri in trasferta, o di chi è in cerca di spazi dove mettersi in quarantena isolandosi dalla famiglia. Bisognerà vedere di quanto si rialzeranno gli affitti a emergenza conclusa.


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