Coronavirus: Pd Abruzzo, “Ancora nessuna azione a tutela dei servizi per l’infanzia”

di Redazione | 10 Aprile 2020 @ 18:12 | ATTUALITA'
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L’AQUILA – “È di questa mattina l’incontro in video conferenza del consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci con le operatrici e gli operatori del settore ‘Servizi per l’infanzia’, promosso dopo la sollecitazione con cui – ormai tre settimane fa – in una nota inviata al presidente Marsilio e all’assessore Fioretti, Stefania Pezzopane e Pierpaolo Pietrucci chiedevano attenzione e tutele ai servizi privati e parificati per la formazione dell’infanzia nella fascia di età tra 0 a 6 anni. Durante l’incontro odierno sono ovviamente emerse tutte le criticità già ampiamente individuate dai rappresentanti del Pd, criticità aggravate dalla mancanza di tempestività e di attenzione da parte del Governo regionale”.

È quanto si legge in una nota degli esponenti del Partito democratico abruzzese.

“Come già sottolineato – dichiarano – e a conferma di quanto ipotizzato nei giorni scorsi, oggi questi comparti che offrono servizi e formazione ai bimbi da 0 a 6 anni si trovano in gravi difficoltà, dovendo continuare ad esigere le rette necessarie alla loro sussistenza, pur in un periodo di blocco sociale ed economico. La nostra richiesta di intervenire con urgenza, prima con una delibera di Giunta che mettesse a disposizione uno stanziamento ‘ad hoc’ per dare respiro a un settore di servizi così strategico, e poi con un emendamento al progetto di legge esaminato dal Consiglio, è stata ignorata, in nome di un attendismo inconcepibile, dato il periodo che stiamo attraversando”.

“È caduta nel nulla anche la nostra proposta – sul modello delle Regioni virtuose – di erogare un finanziamento di copertura, finalizzato esclusivamente al pagamento delle rette per i servizi all’infanzia (0/6 anni) secondo differenti opzioni e in base alle necessità che ogni servizio si trova ad affrontare – aggiungono gli esponenti del Pd -. Ancora adesso ribadiamo con forza questa esigenza. A nulla è valsa, durante lo svolgimento dell’ultimo Consiglio Regionale, la nostra proposta – avanzata anche in accordo con esponenti della maggioranza – di migliorare la legge regionale 9/2020 appena varata con un emendamento che tenesse conto di questo delicato scenario. Niente è stato fatto, anzi nel frattempo, con l’aggravarsi inevitabile della situazione, si è riusciti a colpire gli strumenti che sostengono le famiglie nella cura dell’infanzia, indistintamente sia nel pubblico che nel privato”.


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