Coronavirus, nuovo decreto: per imprese una liquidità di 750 miliardi
Trovata intesa sul pacchetto liquidità, stanziati altri 400 miliardi
di Redazione | 06 Aprile 2020 @ 21:00 | ATTUALITA'ROMA – Un nuovo decreto per il sostegno alla liquidità delle imprese e all’esportazione è quello varato nel pomeriggio dal Governo e illustrato dal premier Conte e dai ministri Azzolina, Gualtieri e Patuanelli in conferenza stampa.
“Trovata l’intesa sul pacchetto liquidità alle imprese, in grado di mobilitare risorse per oltre 750 miliardi di euro, oltre 400 in più rispetto ai 350 miliardi già previsti nel Dl cura Italia“, liberando così 200 miliardi per la liquidità delle imprese e 200 miliardi per il sostegno dell’export. Inoltre “abbiamo deliberato la sospensione di vari pagamenti fiscali e contributi e ritenute anche per i mesi di aprile e maggio”.
“Attraverso il potenziamento del golden power potremo controllare operazioni societarie e scalate ostili non solo nei settori tradizionali, ma in quelli assicurativo, creditizio, finanziario, acqua, salute, sicurezza. E’ uno strumento che ci consentirà di intervenire nel caso ci siano acquisizioni di partecipazioni appena superiori al 10% all’interno dell’Ue”.
“Quando tutto sarà finito ci sarà una nuova primavera, presto raccoglieremo i frutti di questi sacrifici”. “Sarebbe irresponsabile andare in giro e allentare la fiducia e la responsabilità” a Pasqua. E conclude il premier Giuseppe Conte: “Pasqua significa passaggio dalla schiavitù e anche riscatto: speriamo che possa portarci questa libertà. Io vivo questa festività con fede, come redenzione. Speriamo che in una versione più laica sia un passaggio verso un definitivo riscatto”.
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Tra le principali misure adottate:
-sgravi 50% spese imprese per mascherine – Le imprese che acquistano mascherine o altri sistemi di protezione dei lavoratori dal contagio da coronavirus godranno di un credito d’imposta del 50% sulle spese. Lo sconto fiscale è già previsto per la sanificazione di ambienti e strumenti di lavoro e viene esteso a mascherine, guanti, visiere e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari, barriere e pannelli, detergenti mani e disinfettanti.
-Sospensione fino a giugno. Acconti fino all’80% senza sanzioni – Non solo le filiere più colpite dall’emergenza coronavirus, tutte le imprese e le partite Iva che hanno perso fatturato a marzo – almeno il 33% per quelle fino a 50 milioni e il 50% per le altre – non verseranno tasse e contributi ad aprile e maggio. I versamenti – Iva, ritenute e contributi – andranno fatti poi entro il 30 giugno o in 5 rate mensili. Per gli acconti in autoliquidazione di giugno non scatteranno sanzioni a chi versa almeno l’80% del dovuto basandosi sulle previsioni di incassi del 2020.
-Sace darà garanzie liquidità alle imprese – Sara’ Sace a concedere le garanzie per la liquidità alle imprese, fino a 200 miliardi di cui almeno 30 dedicati a piccole e medie imprese, autonomi e partite Iva che abbiano già usato appieno il ricorso al Fondo di garanzia per le Pmi. Sace resterà a Cassa depositi e prestiti, ma non sarà più soggetta “all’attività di direzione e coordinamento” di Cdp. Sarà il Mef a ricoprire ruolo di indirizzo e coordinamento. “I 200 miliardi di prestiti saranno con garanzie fino al 90% per tutte le imprese, senza limiti di fatturato”.
-Prestiti ‘automatici’ fino 25mila euro senza attendere l’ok del fondo di garanzia – Le banche potranno erogare prestiti fino a 25 mila euro senza attendere l’ok del fondo di garanzia.
Arriva in Consiglio dei ministri anche una deliberazione per l’assegnazione di risorse al commissario straordinario Domenico Arcuri, il cui ruolo è stato istituito dal decreto Cura Italia per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento a contrasto dell’emergenza Coronavirus.