Coronavirus: mancano mascherine, nuovo appello di Biondi
di Redazione | 16 Marzo 2020 @ 14:21 | ATTUALITA'
L’AQUILA – “Da mercoledì scorso a ieri la polizia municipale ha svolto 160 controlli sulle persone e 231 sulle attività produttive, nella maggior parte dei casi gli aquilani si stanno comportando nel rispetto delle regole, continuiamo così perché questa a detta degli esperti sarà una settimana decisiva”.
Lo ha detto il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, in diretta su Facebook per l’oramai consueta conferenza stampa virtuale sull’emergenza Coronavirus, confermando la carenza di dpi (dispositivi individuali di protezione) per il personale sanitario dell’ospedale San Salvatore e chiarendo che le mascherine donate dall’azienda Zte sono di un modello non utile per reparti come malattie infettive o terapia intensiva.
“I dpi sono di diverso tipo e grado di protezione”, ha spiegato, “si va dalle mascherine classiche, chirurgiche che si legano dietro la testa, passando per quelle P2 più resistenti fino a quelle modello P3 con il filtro, poi ci sono gli occhiali, le tute, i dispositivi sono tanti. È certo che c’è carenza ma le mascherine fornite da Zte sono modello P1, l’ospedale sa che sono a disposizione, tanto che dieci minuti fa abbiamo fatto una prima consegna al primario del pronto soccorso per valutare se siano utili agli scopi”.
È per questo che da Biondi è arrivato un nuovo appello alle aziende “che fossero in possesso di mascherine”: “Potrebbe anche trattarsi di prestiti, auspicando che nel giro di una settimana il sistema mondiale di produzione consenta di immettere sul mercato il numero sufficiente al fabbisogno”.
“Stamattina si è riunita l’unità di crisi istituita presso la Asl – ha aggiunto il sindaco – è stato fatto il punto della situazione sulla prosecuzione delle fasi di allestimento del Covid Hospital presso la struttura G8, parleremo con la Regione per capire a che livello di allerta è arrivata la situazione, ci sono 4 fasi e la sanità aquilana ha accelerato di molto i tempi e si sta facendo trovare preparata, anche perché la sanità non va immaginata in una logica territoriale ma anche regionale e, ahimè, nazionale perché il tema della solidarietà tra regioni è riconosciuto e condiviso, territori che stanno soffrendo di più come la Lombardia hanno diritto di sentirsi sostenuti dagli altri”.
Sulla sanificazione delle strade, poi, Biondi ha spiegato come “innanzitutto le strade non sono infestate, quindi non serve la disinfestazione come chiede qualcuno, e la sanificazione, come hanno detto anche alcuni esperti, non ha alcuna utilità ai fini del contrasto del contagio”.
Quello che si sta facendo è, invece, “la sanificazione di uffici, mezzi di trasporto, terminal di Collemaggio”.
Sulla richiesta di convocazione di un Consiglio comunale, avanzata dal Partito democratico, infine, il sindaco ha parlato senza mezzi termini di un paradosso: “Nel momento in cui si dice alla gente di non uscire, evitare il contatto e limitare allo stretto necessario il contatto, mi pare una richiesta bizzarra per usare un eufemismo, non c’è peraltro alcun regolamento approvato che consente di svolgere sedute in remoto, lo abbiamo fatto per la giunta e siamo in attesa dell’autorizzazione della prefettura, ma un conto è la giunta un altro il Consiglio. Peraltro non viene meno la comunicazione a consiglieri e assessori, parimenti il mio telefono è sempre accesso come possono testimoniare consiglieri di maggioranza e opposizione a cui rispondo a tutte le ore.
È un “tema che sta gestendo direttamente la Farnesina”, invece, quello degli studenti aquilani che si trovano all’estero per il progetto Erasmus: “sul sito del Ministero degli esteri ci sono indicazioni specifiche sulle modalità di rientro in patria per ciascun paese”. Marco Signori