Coronavirus, Jacopo Sipari porta la musica sacra in tv

di Redazione | 18 Marzo 2020 @ 12:53 | CULTURA
Jacopo sibari oscar lirica
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L’AQUILA – Domenica 22 marzo ore 17,30 e giovedì 26 ore 21,20 Sky 515 e Telepace HD canale 218 trasmetteranno in prima assoluta mondiale per la regia di Giulio Tripodi la Via Crucis di Antonio Galanti diretta da Jacopo Sipari con Coro e Orchestra del Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria e lo straordinario basso spagnolo Simon Orfila.

Un’opera, in diretta streaming sul sito www.telepace.it, di immenso valore emotivo la Via Crucis di Antonio Galanti con Simón Orfila, fra i bassi-baritoni più apprezzati di oggi a livello internazionale nel ruolo di Cristo, insieme a Francesca Romana Tiddi (nel ruolo de La Madonna), Sara Intagliata (l’Angelo), Sofia Janelidze e Davide Ruberti (I Padri e Madri della Chiesa) che si esibiranno, affiancati dall’Orchestra e dal Coro del Teatro “Cilea” di Reggio Calabria, nella prima mondiale della “Via Crucis”, oratorio per soli, coro e orchestra con musica di Antonio Galanti e drammaturgia e testi dei Padri della Chiesa curati da Domenico Gatto. Un’ora e quaranta di musica sacra che accompagna lo spettatore in una grande preghiera collettiva che ripercorre gli ultimi momenti della vita di Cristo sulla terra lasciando a tutti un grande messaggio di speranza e rinascita universale.

Sul podio il maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, tra i più giovani e apprezzati direttori del momento, Oscar della Lirica 2020: “Questo virus vigliacco non può fermare la bellezza più profonda della nostra umanità. Non può fermare la musica. La cultura. Sono davvero contento di poter dare un piccolissimo contributo ‘virtuale’ insieme ai miei colleghi attraverso la musica sacra. Un modo per pregare insieme, per rispondere con le note, le emozioni, la vita. Non ho idea di quando potremmo riuscire a tornare a fare musica insieme, a stare tutti attaccati, musicisti e pubblico. Questo penso sia il più grande dolore di questi giorni. Una Via Crucis che guarda alla resurrezione, alla rinascita, che è quello che mai come questo periodo credo risponda al più profondo e intimo desiderio di tutti noi, in tutto il mondo. Perché alla fine, nonostante tutto, è Pasqua”.


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